La solitudine ci aiuta a crescere: il piacere del silenzio e l’arte di poter stare da soli (1 / 2)

La solitudine ci aiuta a crescere: il piacere del silenzio e l’arte di poter stare da soli

La solitudine è necessaria per la nostra parte spirituale come il cibo lo è per il corpo. Molte persone decidono di fuggire dal rumore del mondo, di isolarsi e trovare pace e silenzio per ritrovare il proprio benessere interiore.

Non tutti gli uomini sono chiamati ad essere eremiti, ma tutti hanno bisogno di abbastanza silenzio e solitudine nelle loro vite per permettere che la propria voce interiore del loro vero sé venga ascoltata. Quando quella voce interiore non viene ascoltata, quando l’uomo non può

 

raggiungere la pace spirituale che deriva dall’essere perfettamente in armonia con il suo vero sé, la sua vita è sempre miserabile ed estenuante.

 

Fare silenzio per rigenerarsi.

I grandi solitari come Catherine de Hueck-Doherty, insegna che tutti possono dedicare una stanza o anche un piccolo angolo della propria casa al silenzio. Rifugiarsi in quello spazio silenzioso ci permette di ascoltare la nostra voce interiore dandoci quiete e piacere spirituale.

In Italia, precisamente a Firenze, esiste un centro italiano dove è possibile purificarsi mentalmente e ritrovare il benessere naturale.

Vicino a Terni c’è anche Ermito, Hotelito del Alma, eremo laico dove è possibile passare del tempo per stare lontano dai rumori della vita quotidiana. Le stanze sono chiamate “Celluzze” in riferimento alle antiche celle che venivano utilizzate dai vecchi padri eremiti.

Bisogna staccarsi almeno per un’ora al giorno da Internet, dai cellulari e da qualsiasi collegamento esterno. Un esploratore norvegese, Erling Kagge, ha deciso di distaccarsi dal mondo e rifugiarsi fra i ghiacci in solitaria nel Polo Sud. “Se si ascolta, il silenzio ti parla”, in tanti hanno fatto questa scelta.