8 tossiche abitudini che rubano la tua felicità giorno dopo giorno (2 / 3)

Accetta i tuoi fallimenti e cerca sempre di migliorarti, puoi farlo a qualsiasi età.

 

Preferisci essere una vittima.

Dare la colpa agli altri per le situazioni negative che ti capitano, è un modo rapido per l’infelicità. È molto facile dare la colpa a tutto e tutti, ma in questo modo non riuscirai mai a capire cosa è giusto e sbagliato. Prova a guardare tutto ciò che accade nella tua vita da un’altra prospettiva.

 

Portare rancore.

Prima di tutto, devi sapere che il rancore può avere effetti negativi sulla salute, dalla lieve depressione ai dolori cardiovascolari acuti. È davvero difficile essere felici quando si è depressi o si soffre di problemi cardiaci.

 

Devi anche cercare di capire perché hai la cattiva abitudine di portare rancore per ogni cosa. Perché reagisci in questo modo? I motivi possono essere tanti, ad esempio, una bassa autostima o altri problemi con cui ti senti a disagio.

Un piccolo esempio, se qualcuno ti dicesse che sei stupido, ti farebbe male se sapessi per certo che non è vero? Sicuramente no. Quindi, nella vita bisogna essere consapevoli di quello che siamo. In questo modo possiamo lavorare sul nostro sviluppo personale, soprattutto quando qualcuno ci ferisce. Ricorda che portando rancore, ti stai solo facendo male.

 

Pensi di sapere tutto.

Non possiamo leggere nella mente del persone, quindi non possiamo sapere mai veramente cosa pensano gli altri.

 

Non trarre mai conclusioni prima di sapere la verità, ad esempio: “Probabilmente pensa che non sia bella“, “Ai suoi occhi sembro noiosa”. Ecco, ripetersi tutti i giorni queste frasi, fa solo male. Ecco alcuni semplici consigli per questo tipo di situazioni: non scegliere di umiliarti ma, invece, cerca di pensare che le persone pensano cose positive su di te. Questa prospettiva aumenterà la tua autostima e ti aiuterà a comunicare apertamente con gli altri. Noterai anche che è più facile chiedere aiuto quando non fai ipotesi.

 

Ti concentri sul successo degli altri.

Nell’era dei social media è così difficile non cadere in una “trappola comparativa”.