La terza soluzione consiste nel ricorrere alla pillola anticoncezionale, indubbiamente il metodo contraccettivo più sicuro in assoluto subito dopo il preservativo (fintanto che quest’ultimo è integro, ovviamente). La percentuale di efficacia della pillola è infatti superiore al 99%, a patto però che venga assunta con regolarità e precisione certosine: basta saltare anche solo un giorno per far sì che la protezione non sia più garantita. Naturalmente, molte donne sono restie ad usare la pillola a causa di alcuni suoi effetti collaterali, come ad esempio l’insorgenza della cellulite. Rimane comunque il metodo anticoncezionale più affidabile. Si tratta in definitiva di una questione di scelte personali.
Bisogna quindi tenere conto che, se da una parte la pillola può essere utile a risolvere o mitigare problematiche che prescindono dalle gravidanze indesiderate, è altrettanto vero che alcune donne possono apprezzare spiacevoli effetti collaterali specialmente durante il primo anno di assunzione. E’ proprio per questo motivo che moltissime donne preferiscono non ricorrere a questo metodo anticoncezionale, e preferiscono ricercare tecniche alternative. Del resto è del tutto comprensibile, nessuno vorrebbe assumere dei farmaci con effetti collaterali indesiderati.
Il quarto metodo consiste nella spirale intrauterina o spirale anticoncezionale. Si tratta di un metodo che, rispetto a quelli visti finora, comprende necessariamente il supporto di uno specialista in quanto la spirale (o IUD) va inserita all’interno del corpo della donna (precisamente nell’utero). Si tratta perciò di una tecnica più radicale ed incisiva delle altre, con molte donne che prima di ricorrervi ci riflettono a dovere. Non si tratta di una scelta che si può fare così a cuor leggero.
