Le pubblicazioni del matrimonio sono il primo tassello da completare per i preparativi del vostro matrimonio. Se avete giĂ scelto la location, le partecipazioni, i vestiti, i fiori e dovete decidere la data non potete fare a meno di pensare a questo documento, indispensabile sia per il rito civile che per il rito religioso.
Ma cosa sono le pubblicazioni del matrimonio? Si tratta di un avviso pubblico, attraverso il quale i futuri sposi comunicano a tutti che hanno intenzione di sposarsi. L’annuncio viene affisso sull’albo pretorio del comune di residenza e pubblicato online nell’apposita sezione dell’albo pretorio, sul sito ufficiale del comune. Se i due futuri coniugi sono residenti in due comuni differenti gli avvisi verranno affissi in entrambi i comuni.
Pubblicazioni matrimonio: a cosa servono
Come tutti gli annunci, il suo compito è quello di comunicare alla popolazione che quelle due persone hanno intenzione di unirsi in matrimonio. Per comprendere, però, la sua utilità , va fatto un passo indietro nella storia, quando persone già sposate si univano in matrimonio con altri coniugi, senza che quest’ultimi o i familiari ne sapessero nulla.
Per evitare queste spiacevoli situazioni, a partire dal lontano Concilio di Trento, si iniziò ad effettuare le pubblicazioni matrimonio nei vari comuni in cui si doveva celebrare il rito, in modo che chiunque sapesse che uno dei due coniugi fosse “non consono” all’unione, lo dicesse e il matrimonio non venisse celebrato. Oggi le pubblicazioni si effettuano sia in comune, che in chiesa, per chi, logicamente decide di sposarsi anche con il rito religioso.
L’avviso dovrà rimanere affisse per almeno 8 giorni, trascorsi i quali dovranno passare altri 4 giorni, nel caso in cui qualcuno volesse fare opposizione all’unione. L’opposizione si può fare se ci sono cause che impediscono la celebrazione e la possono fare i genitori dei futuri sposi o in assenza di essi i parenti più prossimi o i tutori.
Dopo l’affissione verrà rilasciato il certificato di eseguita pubblicazione e il matrimonio potrà essere celebrato a partire dal tredicesimo giorno successivo alla pubblicazione ed entro i sei mesi. Se sono trascorsi più di sei mesi dalla pubblicazione ed il matrimonio non è stato ancora celebrato, la pubblicazione verrà considerata nulla e bisogna iniziare nuovamente l’iter. Se i coniugi decidono di sposarsi, senza aver effettuato le pubblicazioni, andranno incontro ad un’ammenda. L’omissione della pubblicazione o la celebrazione del matrimonio prima dei tredici giorni può essere autorizzata solo dal Tribunale, in caso di gravi e comprovati motivi.
Pubblicazioni matrimonio religioso: documenti necessari
Se avete intenzione di celebrare le nozze con il rito religioso dove effettuare le pubblicazioni anche in chiesa, per prima cosa occorre informare il parroco della vostra intenzione di unirvi in matrimonio e della scelta della chiesa, nella quale celebrate le nozze.
I documenti che servono, in questo caso, sono il certificato di cresima e quello di battesimo. Questi due certificati vanno richiesti nelle parrocchie, nelle quali li avete celebrati, spesso queste chiese si trovano a chilometri di distanza da dove abitate attualmente, per tale ragione vi conviene iniziare a preparare prima la documentazione.
I futuri coniugi dovranno seguire un corso pre-matrimoniale e rispondere, in separata sede, ad alcune domande che il parroco farĂ loro. Dopo di che dovranno ritirare il consenso religioso, ovvero il documento che certifichi che possono unirsi in matrimonio e un certificato per la pubblicazione, che dovete consegnare nel comune di residenza.
Se le parrocchie di provenienza sono diverse, le pubblicazioni si dovranno effettuare in entrambe. Se vi sposate in una parrocchia diversa dalle vostre, il vostro parroco vi rilascerĂ un attestato, da consegnare al prete che celebrerĂ la messa nella chiesa prescelta per le nozze.
Pubblicazioni matrimonio civile: documenti necessari
Per le pubblicazioni civili, bisogna recarsi in comune, nell’ufficio che si occupa dei matrimoni ovvero l’ufficio dello stato civile, con un documento di identità valido, che può essere la carta d’identità o il passaporto, l’atto di nascita e il certificato contestuale. Quest’ultima certificazione va richiesta presso l’ufficio anagrafe del comune di residenza e conterrà le informazioni sulla vostra cittadinanza, sulla residenza, sullo stato di famiglia e sullo stato civile.
Alcuni comuni hanno attivato anche la procedura di richiesta online di tale certificazione, per verificare se lo potete fare anche voi, dovete collegarvi sul sito ufficiale del comune. Presso questo Ufficio bisogna compilare la richiesta pubblicazioni matrimonio in cui bisogna specificare l’assenza di impedimenti matrimoniali come parentela o adozione e indicare se si è già contratto precedentemente matrimonio con qualche altro partner.
Una volta esibiti i documenti, vi verrà fornito un appuntamento, al quale presentarvi per avviare il processo del consenso, cioè l’ iter ufficiale per il quale verrà registrata in comune la vostra volontà di unirvi in matrimonio, in tale occasione, se avete occasione di unirvi in matrimonio anche con l’atto religioso, dovete consegnare la richiesta di pubblicazione che vi ha dato il parroco.
Allatto del consenso dovranno partecipare i due futuri coniugi, senza bisogno di testimoni, se uno dei due coniugi è impedito, si può presentare solo uno con apposita delega firmata e una copia del documento di riconoscimento dell’altro. Dopo questo atto le pubblicazioni delle nozze verranno affisse in comune e, se richiesto, in chiesa.