Nel mondo in questi giorni si stanno verificando una serie di tragedie che stanno sconvolgendo l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di incidenti stradali, o peggio ancora morti improvvise a causa di malori di varia natura. Si tratta di tragedie che segnano intere comunità e vengono anche riprese dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. In questo periodo appunto sono tanti i fatti che stanno sconvolgendo le nostre comunità.
Ma non sempre si tratta di drammi legati a omicidi oppure a incidenti stradali, ma come abbiamo imparato in questi due anni e mezzo di pandemia anche le epidemie o malattie possano causare terribili tragedie. Quella che abbiamo vissuto con il Covid, e che per certi versi viviamo ancora oggi, è qualcosa che non ci saremmo mai aspettati. Ma ci sono purtroppo altre malattie per le quali ancora non esiste neanche una cura e che mietono migliaia di vittime ogni anno. Quella che vi stiamo per raccontare è una storia che ha davvero dell’assurdo.
Muore a solo un anno per una grave malattia
Ai media britannici Andrew e Catherine Jeans, hanno raccontato la storia della loro figlia, Rose Elizabeth, la quale è deceduta due giorni dopo aver compiuto il suo primo anno di vita. La bambina soffriva purtroppo di una rara e aggressiva forma di cancro che non le ha lasciato scampo, ma i medici credevano che avesse solo una semplice intolleranza al lattosio. La vicenda è avvenuta in Galles.
All’età di sei mesi la piccola aveva già cominciato a manifestare dei dolori alla pancia, per questo i medici hanno pensato si trattasse di una sorta di intolleranza, appunto al lattosio. A dieci mesi fu portata di urgenza in ospedale e da lì si è capitato, con specifici esami, che la piccola aveva un tumore rabdoide teratoide atipico.
“Ci è stato detto che non c’erano cure per lei e che sarebbe stata con noi solo per poche settimane” – così hanno raccontato straziati i genitori. Rose è stata poi trasferita al Ty Hafan, un centro per bambini, ed è morta il 13 febbraio. Per i genitori della piccola il dolore è ancora troppo grande e ora hanno deciso di raccontare la storia della loro bimba.