La tosse, che sia secca o grassa, con o senza catarro, è fonte di preoccupazione quando si tratta di bambini. La tosse secca persistente nei bambini è molto comune, specialmente in età scolare e prescolare e in alcune stagioni. Questa non è da considerarsi una malattia ma semplicemente un sintomo dovuto a raffreddamento o virus. Raramente può essere associata a patologie. Sarà in ogni caso il medico a definire la diagnosi, stabilire la cura e i rimedi.
La tosse è un riflesso di difesa del nostro organismo che si attiva in particolari condizioni. Nello specifico, il meccanismo d’inspirazione ed espirazione avviene in maniera forzata e violenta. Come conseguenza viene espulsa una quantità maggiore di aria. Ciò permette di espellere corpi estranei inalati e di liberare le vie respiratorie da eventuali secrezioni. In particolar modo, possono essere espulsi virus e batteri, sostanze chimiche ed inquinanti, polveri, muffe ed allergeni, muco, corpi estranei e alimenti.
Sintomi e cause della tosse secca persistente nei bambini
In genere, la tosse è una reazione, comune e frequente, a malattie virali e/o da raffreddamento. In questi casi la tosse è associata ad altri sintomi. Quelli principali sono naso che cola, starnuti, mal di gola, mal di testa e febbre. Inoltre, la tosse tende a peggiorare quando il bambino è in posizione supina, specialmente la notte o durante l’esercizio fisico. Questa è conseguenza del gocciolamento delle secrezioni retro-nasali.
Solo in alcuni casi può essere indice di patologie acute dell’apparato respiratorio. In particolar modo di bronchite, broncopolmonite e asma bronchiale.
La tosse secca persistente nei bambini, quando dura più di una settimana, può indicare però anche patologie più serie. Tra queste la fibrosi cistica e le bronchiectasie.
In ogni caso, le attenzioni dei genitori non sono da considerare errate ma non bisogna allarmarsi eccessivamente. Poiché il sintomo può peggiorare o essere indice di qualcosa di grave è importante rivolgersi al pediatra tempestivamente. In questo modo si eviteranno complicazioni anche rischiose per il bambino.
Quando chiamare il medico?
La tosse secca persistente nei bambini può evolvere dopo qualche giorno in tosse grassa. Questa è una conseguenza della produzione di muco attraverso le ghiandole che si trovano nelle vie aeree.
Ci sono dei sintomi che più di altri devono preoccupare i genitori. In particolar modo, è importante che si faccia attenzione se il bambino respira con difficoltà, se è stanco in modo eccessivo. È inoltre importante notare se il bambino ha la febbre alta da più di 3 giorni.
La diagnosi
Il medico, al fine di valutare la condizione del piccolo paziente valuta alcuni aspetti e caratteristiche della tosse.
In particolar modo, ne identifica la tipologia e la periodicità e considera eventuali sintomi associati. Inoltre, valuta l’aspetto delle secrezioni, l’ambiente in cui vive e il contatto con altri bambini.
Cure e trattamenti della tosse secca persistente nei bambini
La cura della tosse secca persistente nei bambini è prescritta dal medico dopo aver visitato il piccolo paziente. In alcuni casi, il medico potrà ritenere opportuno eseguire degli esami strumentali per stabilire una corretta diagnosi.
È comunque importante, onde evitare inutili allarmismi, che nella maggior parte dei casi la tosse nei bambini non è associata a patologie gravi.
Utile sarà anche il consulto con un pneumologo per approfondire sulla condizione del bambino. In particolare, il pediatra pneumologo valuterà se sia il caso di eseguire test sulle allergie e virali. A tal fine, sarà importante comunicare al medico e far conoscere i luoghi e le abitudini igienico-sanitarie e sociali del bambino.
Nella maggior parte dei casi, il medico prescriverà antibiotici o antistaminici adatti per bambini.
Rimedi naturali
La tosse secca persistente nei bambini si può curare anche in modo naturale. In particolar modo, è importante prendere e seguire alcuni accorgimenti.
Fondamentale sarà mantenere pulito il naso del bambino e farlo dormire con la testa leggermente sollevata per agevolare la respirazione.
Utile sarà aerare i locali, mantenere umido l’ambiente e le vie respiratorie. A tal fine, si può utilizzare un deumidificatore per ambienti e far fare al piccolo l’aerosol con semplice soluzione fisiologica. Specialmente in questi casi è da evitare che il bambino respiri fumo di sigaretta. Può giovare al piccolo anche fare un bagnetto caldo.
È inoltre importante idratare costantemente il bambino facendogli sorseggiare acqua in abbondanza.
Per alleviare il fastidio, ridurre irrequietezza e insonnia, il rimedio infallibile della nonna suggerisce latte caldo con il miele.