In queste ore sta provocando molta apprensione la vicenda di Susanna Recchia, la donna che nella giornata di domenica 15 settembre è stata trovata senza vita assieme alla figlioletta su un isolotto di sassi nel fiume Piave.
Da quanto si è appreso la donna ha compiuto un gesto volontario. Nelle ore precedenti era uscita da casa senza lasciare traccia, aveva portato con sé la bambina. A casa aveva lasciato portafoglio e cellulare ma anche un biglietto in cui annunciava la sua volontà di togliersi la vita.
A dare l’allarme è stato il marito della donna. Pare che la donna stesse affrontando un procedimento di separazione e che da qualche tempo soffrisse di alcuni problemi psicologici. Il ritrovamento del corpo della donna e della figlioletta dopo ore di ricerche sono stati appunti trovati nel fiume Piave.
Grande il dispiace della famiglia che non si sarebbe mai aspettato un gesto del genere da parte della loro congiunta. Sono ore di profondo rammarico e tristezza nella comunità di Miane (Treviso) località dove viveva appunto Susanna e la sua figlioletta Mia di soli 3 anni.
Gli inquirenti stanno ancora indagando per bene per cercare di capire che cosa abbia portato davvero la donna a togliersi la vita. Una situazione da quanto emerge molto fragile quella della donna che ha lasciato senza parole l’Italia intera. Prima del ritrovamento i carabinieri avevano trovato l’auto della donna nei pressi di un bar vicino al ponte Vidor.
Nella prossima pagina andremo a vedere i dettagli del bigliettino che la donna ha lasciato.