Sindrome di Asperger: sintomi, cause, diagnosi e cura (3 / 4)

Autismo, SA e DBP: differenze

A differenza dell’autismo, però, la sindrome di Asperger nei bambini non influisce radicalmente sullo sviluppo del linguaggio e su quello cognitivo. La sindrome è stata spesso associata al disturbo borderline della personalità (DBP) caratterizzato da cambiamenti improvvisi dell’umore, instabilità dei comportamenti e delle relazioni con gli altri, impulsività e difficoltà ad organizzare i propri pensieri.

Alla malattia sono state associate altre patologie; tra queste, le più evidenti, sono i deficit visivi, uditivi e intellettivi, l’epilessia, l’ansia e la depressione, le anomalie genetiche (fenilchetonuria, sindrome dell’X fragile o la sclerosi tuberosa) e i disturbi del sonno.

I sintomi della sindrome di Asperger negli adulti sono uguali a quelli dei bambini; a differenza di questi ultimi, però, cambia l’ambiente con cui i soggetti non si relazionano correttamente; mentre i bambini, infatti, dovrebbero interagire con i compagni di scuola e di gioco, gli adulti non riescono ad interagire con l’ambiente lavorativo e nelle relazioni di coppia.

Diagnosi della sindrome di Asperger

Diagnosticare la sindrome non è semplice e richiede tempo; questa si basa soprattutto sull’osservazione specialistica del caso, ovvero sull’osservazione dei comportamenti e il dialogo che il paziente assume quando il bambino tenta di relazionarsi con i genitori, i familiari, i compagni di scuola e gli insegnanti. Successivamente, lo specialista indagherà e analizzerà le capacità motorie, il linguaggio e la comunicazione.

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Ad oggi non esiste alcuna cura specifica per la sindrome di Asperger e non è possibile guarire. È però importante fare seguire il paziente da uno specialista. Ci sono infatti degli accorgimenti terapeutici finalizzati ad attenuare i sintomi principali della malattia, le manie, a migliorare le capacità comunicative e relazionali, insegnando al paziente come funziona la comunicazione non verbale.