Quinta patologia nei bambini: sintomi iniziali, cura e contagio (2 / 4)

In alcuni casi, insieme all’eritema cutaneo, possono formarsi delle macchioline rosacee anche all’interno della bocca, sul palato e a livello della faringe, colpendo anche le tonsille e le adenoidi.

 

Il contagio della patologia, e del virus che la trasmette, può avvenire in diversi modi. Tra questi, per esempio, il più frequente avviene attraverso l’inalazione di saliva infetta a causa di starnuti, colpi di tosse o semplicemente perché il portatore dell’infezione parla. Anche il contatto con oggetti toccati in precedenza da un bambino che incuba o manifesta la patologia, senza che questo sia stato prima disinfettato, può determinare il contagio; anche il contatto dei liquidi corporei di un contagiato può trasmettere la patologia.

Un soggetto può definirsi contagioso già dalla fase di incubazione e resta tale fino alla comparsa dei primi segni esantematici; dopo, il grado di contagiosità scende fino ad annullarsi completamente. Quando ciò avviene, il bambino è perfettamente guarito.

Il periodo di incubazione della patologia varia da un minimo di 4 a un massimo di 20 giorni, durante il quale il virus si moltiplica, entra in circolo e viene espulso attraverso le vie respiratorie.

La principale complicazione nei bambini è l’anemia come conseguenza del virus che lo determina.

La diagnosi della patologia si basa, in genere, sull’osservazione e valutazione dell’esame obiettivo e sull’anamnesi del caso. Quando la patologia non si manifesta attraverso il rush cutaneo, il medico può richiedere delle analisi del per togliersi ogni dubbio e riconoscere esattamente, senza alcun dubbio, l’origine della patologia.