La quarta malattia, nota anche come scarlattinetta, scarlattinina o morbo di Dukes (da Clement Dukes, medico che l’ha classificata intorno al 1900, sebbene il primo a rilevarla fu un pediatra russo, il dottor Nil Fëdorovič Filatov), è un’infezione cutanea contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di un esantema, nello specifico macchie rossastre ed eruzioni sulla pelle, che colpisce in prevalenza bambini. La malattia, raramente, può essere contratta anche dagli adulti. In entrambi i casi la sintomatologia è lieve o non percettibile.
L’eruzione è maculopapulare, cioè sull’epidermide del bambino compaiono le macule, macchie cutanee piccole, piatte e pigmentate, e le papule, piccole eruzioni in rilievo della pelle solitamente a forma sferica. È definita quarta malattia dalla numerazione assegnata alle malattie esantematiche per convenzione.
Il contagio, avviene più frequentemente nei mesi primaverili ed estivi, attraverso le vie respiratorie (tosse e sternuti) e la saliva o il muco del naso. La malattia è contagiosa dal periodo di incubazione fino alla comparsa degli esantemi. I soggetti più colpiti sono i bambini in età scolare perché la scuola è un ambiente chiuso ed affollato dove i germi trovano facilmente modo per diffondersi.
Quarta malattia o scarlattinetta: una disputa senza fine
Sulla malattia si sono create delle dispute tra i medici poiché alcuni di essi la ritengono una variante della scarlattina, del morbillo o della rosolia e quindi non necessita di essere inserita nella classificazione generale come malattia a sé stante. Altri medici ritengono, invece, che la quarta malattia sia una forma particolarmente lieve della scarlattina.
Nonostante la disputa e i continui studi della ricerca medica, ad oggi non è stata identificata la causa principale della quarta malattia. Secondo un numero esiguo di studiosi l’origine della malattia è da attribuirsi ad un virus, come per le altre malattie esantematiche, mentre una percentuale maggiore di studiosi ritengono ed hanno ipotizzato che il principale responsabile della scarlattinetta sia un batterio del gruppo degli streptococchi di tipo A beta-emolitico.
Si tratta di un batterio innocuo, normalmente presente nelle vie aeree superiori, e si localizza nella faringe, nelle tonsille e nelle adenoidi, ma che diventa patogeno in presenza di particolari condizioni, per esempio quando si abbassano le difese immunitarie del soggetto.
Scarlattinetta: sintomi e cure della quarta malattia
L’incubazione e la comparsa dei primi sintomi della quarta malattia si manifestano dopo circa una settimana o 10 giorni dal contagio.
Quando la malattia è allo stadio iniziale, il paziente lamenta solitamente mal di testa, sonnolenza, lievi stati febbrili, apatia, inappetenza, nausea, vomito e diarrea; man mano che la scarlattinetta fa il suo corso, il paziente riferisce e manifesta febbre, anche alta, mal di gola ed infiammazione e ingrossamento dei linfonodi latero-cervicali.
La comparsa degli esantemi, può avvenire in qualsiasi fase della malattia, ma si manifesta principalmente nella fase acuta. Questi esantemi, simili a quelli della scarlattina, tendono a svilupparsi specialmente nella zona dei glutei, dell’inguine e del volto ma può colpire anche i palmi delle mani e le piante dei piedi. Può essere urticante, vescicolare e talvolta petecchiale.
Gli esantemi della quarta malattia si manifestano con puntini rossi molto fitti e ravvicinati, tanto da formare delle chiazze uniche più o meno estese, e a regredire spontaneamente, fino a scomparire, in 4 o 5 giorni. In alcuni casi questi esantemi lasciano tracce sulla pelle (desquamazione) che scompaiono lentamente ma non causano cicatrici permanenti.
La cura della scarlatinetta o quarta malattia prevede, come nel caso delle altre malattie esantematiche, la somministrazione al paziente di antibiotici per circa 10 giorni e di antipiretici per fare abbassare la febbre e diminuire il mal di testa. La prognosi è sempre buona e il decorso è di pochi giorni.
La quarta malattia negli adulti
La quarta malattia colpisce i bambini ma può essere presa anche in età adulta con sintomi che sono raramente avvertiti dal paziente, perché sono di lieve entità o a volte del tutto assenti.
Nonostante ciò, in alcuni soggetti la scarlattinina può determinare delle complicazioni, specialmente a carico dei reni o incidere sulle malattie reumatiche. Per questo motivo, a circa due settimane dalla comparsa della malattia è consigliabile, specialmente per gli adulti che soffrono di problemi renali, eseguire degli esami delle urine, per escludere proprio dei danni renali, ed effettuare un tampone faringeo per confermare la scomparsa definitiva del batterio.
La quarta malattia in gravidanza non è pericolosa per la mamma né per il feto.