Piera Maggio: "Non è stato facile, ve lo presento con molta emozione e pudore"

A tanti anni di distanza da quella terribile giornata in cui si persero per sempre le tracce della piccola Desirè, Piera Maggio ha voluto raccontare la sua verità con un libro: ecco le scottanti rivelazioni.

Piera Maggio: "Non è stato facile, ve lo presento con molta emozione e pudore"

Non è stato facile per lei scrivere questo libro e aprirsi in modo così spassionato su un tema che definisce, in modo più netto e preciso, come la sua battaglia da ormai 18 anni. Piera Maggio non ha mai smesso di crederci e lottare, affinchè quello che è successo alla sua povera figlia non venga mai dimenticato.

Allo stesso tempo è necessario mantenere viva la speranza affinchè chissà, magari un giorno tutte queste lotte potrebbero portare ai frutti sperati. Perchè, in fin dei conti, si tratta di una storia in cui tanto si è detto, soprattutto in tv, forse troppo poco, invece nelle aule di tribunale, dove non si è mai riusciti ad abbattere definitivamente quel muro di omertà che adombra la triste vicenda. 

Il libro inedito

Per la prima volta Piera Maggio ha voluto presentare il suo nuovo libro in cui ha raccontato la sua versione esclusiva sulla vicenda che le ha cambiato per sempre la vita. Un sacrificio che la donna ha ammesso di aver fatto soprattutto ad uno scopo, rivelato con un post struggente sul suo profilo Facebook.

Denise. Per te, con tutte le mie forze. Non è stato facile scrivere questo libro, che vi presento con molta attenzione e un po’ di pudore. Ho dovuto vincere le mie resistenze. Ma poi l’ho scritto. Per tenere viva la mia battaglia per Denise, che continuerò a combattere qualunque cosa accada, finché ci sarà una speranza” parole toccanti, che toccano nel profondo, quelle che Piera Maggio ha voluto espimere in onore soprattutto dell’amata figlia mai dimenticata.

Dopo ben “18 anni di bugie, depistaggi, rabbia e sofferenza, ma anche speranza” la mamma di Denise vuole ora raccontare la sua verità dall’inizio alla fine, anche per riscattare anni conditi da segnalazioni discutibili e da indagini non eseguite al meglio. Tra le piste più clamorose poi cadute nel vuoto si ricordi per esempio la pista della Valtellina, quando una donna egiziana segnalò una bimba di nome Danas, figlia di una donna kosovara zia della sua donna delle pulizie, che somigliava molto proprio a Desine Pipitone. Purtroppo la pista cadde nel vuoto dopo che i carabinierì fecero irruzione ad un matrimonio senza però trovare Danas e la madre kosovara, come invece si aspettavano; non si capì bene perchè poi non proseguirono le indagini magari interrogando la donna delle pulizie. Si tratta di uno dei tanti esempi per i quali la povera Piera Maggio ha da recriminare qualcosa.

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