Papà punisce il figlio autistico facendolo dormire in garage a -6 gradi

Una vicenda a dir poco incresciosa quella di questo padre che, per punire il figlio, lo ha lasciato al gelo tutta la notte. La macchina della giustizia si è già messa in moto: ecco cosa è successo.

Papà punisce il figlio autistico facendolo dormire in garage a -6 gradi

Voler impartire un’educazione ai propri figli è sicuramente doveroso, ma lo è altrettanto non sconfinare poi la linea sottile dei maltrattamenti e delle violenze. Questo genitore ha voluto punire il proprio figlio con un gesto assolutamente folle, obbligandolo a dormire su un pavimento gelido tutta la notte.

Ad aggravare le responsabilità del protagonista di questa terribile vicenda il fatto che il bambino, peraltro di appena 8 anni, fosse affetto da autismo. Insieme a lui c’era anche il fratello di 10 anni, sottosposto allo stesso trattamento. Per la loro disobbendienza erano entrabi puniti spesso in modi così estremi; purtroppo, questa volta, è finita male: ecco perchè.

La fine terribile

Costretto a dormire nel gelido garage di casa in una notte che la temperatura ha raggiunto -6 gradi, per questo bambino di appena 8 anni non c’è stato nulla da fare. E’ morto al gelo a causa dell’ipotermia, così come ha confermato il medico legale che ne ha poi appurato su tutto il corpo anche evidenti segni di violenza.

Si chiamava Thomas Valva e viveva con la sua famiglia a Long Island, dove purtroppo era vittima di terribili maltrattamenti insieme al fratello maggiore. Entrambi erano affetti dall’autismo, condizione che probabilmente li rendeva piuttosto irrequieti Gli insegnanti, infatti, hanno confermato di averli visti spesso ricoperti di lividi e visibilmente malnutriti; inoltre, in più occasioni avevano provato a denunciare la cosa alle autorità competenti, le quali si sono però dimostrate del tutto disinteressate e non hanno adottato gli opportuni provvedimenti.

Il padre, un ex poliziotto, è stato considerato responsabile della morte del figlio ed è stato condannato per omicidio di secondo grado. Mentre l’uomo rischia ora l’ergastolo per il grave reato contestato, a finire a processo con l’accusa di favoreggiamento è anche l’ex compagna dell’ex poliziotto, che si è dichiarata non colpevole e ignara di tutto.

Continua a leggere su Fidelity Donna