Maternità e lavoro: cambia tutto. Ecco come funziona adesso

Importanti novità sul fronte del lavoro soprattutto per le donne, ci sono degli importanti cambiamenti in merito alla maternità. Scopriamo che cosa è cambiato.

Maternità e lavoro: cambia tutto. Ecco come funziona adesso

L’indennità di maternità è un’importante conquista per le donne in ambito lavorativo, che consente loro di ricevere un trattamento economico anche durante i periodi di assenza dal lavoro. Questo rapporto previdenziale spetta alle lavoratrici dipendenti e comprende un periodo di astensione obbligatoria, nei due mesi precendenti e nei tre successivi al parto, e un periodo di astensione facoltativa di cui si può usufruire nei primi anni di vita del bambino.

Tra i nodi più difficili da sciogliere per le donne che si trovino in una situazione del genere, ci sono quelli relativi ai documenti necessari da presentare e alle procedure da porre in essere. Sono in pochi a sapere che da oltre 20 anni è prevista una forma di maternità detta flessibile, proprio su questo fronte ci sono grandi cambiamenti: ecco di cosa si tratta.

Maternità flessibile

Una legge del 2000 ha introdotto questa importante opzione per le lavoratrici dipendenti, di utilizzare cioè il congedo di maternità in forma flessibile, potendo scegliere di andare in maternità da 1 mese prima del parto sino ai 4 mesi successivi. Questa possibilità può essere concessa solo in presenza di un’attestazione del medico specialista che stabilisca come questa opzione non crei alcuni problemi di salute alla donna e al bambino.

Le procedure richieste per richiedere la maternità flessibile sono le seguenti: occorre presentare domanda al proprio datore di lavoro e all’ente erogatore dell’indennità di maternità, con allegate le certificazioni sanitarie necessarie. Nella domanda di congedo devono essere indicati i giorni di flessibililtà dei quali la lavoratrice intende usufruire, oltre a verificare che la documentazione sanitaria sia conforme alle prescrizioni della legge.

Tra le novità più importanti, c’è il fatto che la documentazione sanitaria dovrà essere presentata solo ai datori di lavoro o committenti, e non più all’Inps come in passato. Altra possibilità offerta alle lavoratrici in gravidanza è quella di poter scegliere di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto per i 5 mesi successivi, sempre che, anche in questo caso, sia presentato la certificazione del medico che attensti la non dannosità di questa opzione.

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