L’Aquila, il papà di Tommaso: "Quella donna non ha colpa, pronti ad abbracciarla"

La tragedia dell'asilo de L'Aquila ha coinvolto anche la donna che involontariamente ha causato il dramma. Il papà di Tommaso ha voluto rincuorarla così: ecco cosa le ha detto.

L’Aquila, il papà di Tommaso: "Quella donna non ha colpa, pronti ad abbracciarla"

Lo scorso mercoledì si è consumata all’Aquila una tragedia che ha sconvolto tutta Italia. In una scuola dell’infanzia in via 1° maggio. un auto ha sfondato la recinzione del giardino travolgendo 6 bambini intenti a giocare. Purtroppo, uno di loro non ce l’ha fatta, si tratta del piccolo Tommaso di appena 4 anni. 

Abitando di fronte all’asilo, il padre del piccolo si era recato negli attimi immediatamente successivi alla tragedia a chiedere dove fosse Tommaso, purtroppo non ricevendo risposta. La famiglia del piccolo è distrutta dal dolore, ma ci tiene a precisare che non serba alcun rancore nei confronti della donna che in modo incolpevole ha causato la tragedia.

Ecco le parole del papà

Intervistato dai microfoni de La Repubblica, Patrizio D’Agostino, il padre del piccolo Tommaso, ha ribadito che la proprietaria della Volkswagen che ha causato la tragedia non ha alcuna colpa: “È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso“. Inoltre ha aggiunto che qualora la donna si presentasse un giorno presso la loro casa sarebbe disposto ad accoglierla con un abbraccio.

Rivivendo quei tragici momenti, il papà di Tommaso racconta che i sanitari hanno cercato di fare il possibile per rianimare il piccolo, ma non c’è stato nulla da fare. L’unica speranza è che il piccolo sia spirato in cielo senza alcuna sofferenza: “Speravo si riprendesse ma avevo la convinzione che fosse già morto. Era l’ultimo bambino rimasto lì e si vedeva che era esanime. Oggi posso dirle che spero che il mio cucciolo sia davvero morto sul colpo, all’istante, appena finito sotto quella macchina senza soffrire. Immaginarlo agonizzante e dolente, anche solo per un minuto, mi toglie il respiro“.

Nonostante questa tragedia, i genitori di Tommaso hanno deciso che manterranno la loro promessa di sposarsi il 3 luglio, il giorno di San Tommaso, una data che avevano scelto proprio in onore del loro piccolo: “…Abbiamo deciso che lo faremo in Comune, ci sposeremo per rispetto a Tommy, perché era una cosa che avevamo deciso proprio per lui, da credenti ci sembrava un dovere farlo per nostro figlio. Ovviamente la cerimonia in chiesa non la faremo. Non è una festa” .

Continua a leggere su Fidelity Donna