Ittero neonatale: cause, durata e conseguenze

L'ittero neonatale è una condizione abbastanza comune che può colpire il nascituro per cause diverse. Vediamo cosa può scatenare l'ittero e come comportarsi se il bambino ne soffre. Sintomi, diagnosi e terapia

Ittero neonatale: cause, durata e conseguenze

L’ittero nei neonati non è insolito e può essere causato da diversi fattori. La caratteristica principale dell’ittero è la colorazione giallastra che prendono la pelle e la sclera, ovvero la parte bianca degli occhi, a causa di un eccesso di bilirubina presente nel piccolo.

La bilirubina si trova normalmente nel circolo sanguigno e proviene dalla normale disgregazione dei globuli rossi. In alcuni casi il fegato non riesce ad eliminare tutta la bilirubina, come avviene normalmente, e questa si accumula causando l’ittero.

Ciò avviene perché il fegato dei neonati non si è totalmente sviluppato e quindi ha ancora qualche difficoltà a funzionare correttamente. Lo stesso vale per l’intestino che potrebbe assorbire troppa bilirubina prima che il corpo del piccolino sia riuscito ad espellerla. Infine, non bisogna dimenticare che i neonati producono molta più bilirubina degli adulti perchè hanno un rapido ricambio di globuli rossi e pertanto una condizione di questo tipo può essere del tutto normale.

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Ittero nei neonati: cause

Le cause dell’ittero neonatale sono varie, più o meno gravi. Ecco quali sono.

Fisiologiche

E’ la causa più comune e determina una condizione “normale” dell’ittero. Si tratta di una forma lieve dovuta all’immaturità del fegato. Questo tipo di ittero compare nei primi tre o quattro giorni di vita e permane per un paio di settimane.

Nascita prematura

L’immaturità fisiologica si fa sentire maggiormente nei neonati prematuri, pertanto l’ittero nei prematuri è quasi sempre presente.

Scarso allattamento

L’ittero da allattamento può colpire i bambini che non assumono abbastanza latte a causa delle difficoltà ad attaccarsi al seno o perché la mamma non produce latte a sufficienza. La mancanza di nutrimento può far scatenare l’ittero.

Latte materno

Può capitare che alcune sostanze contenute nel latte materno facciano aumentare la bilirubina perché contrastano la sua secrezione nel sangue. Questa condizione si presenta in una percentuale variabile tra l’1 e il 2 per cento e, solitamente, compare tra il terzo e il quinto giorno dalla nascita.

Incompatibilità del gruppo sanguigno

Può capitare che, se la madre ha un gruppo sanguigno diverso dal suo bambino, vengano prodotti anticorpi che distruggono i globuli rossi del piccolo, questo causa un accumulo di bilirubina. Se l’ittero è causato da problemi di Rh o di ABO può manifestarsi già nel primo giorno di vita.

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Ittero neonatale: durata e valori di riferimento

L’ittero fisiologico, quello più normale, appare circa 2 giorni dopo la nascita e tocca il picco massimo a 4 giorni di vita, successivamente regredisce fino a scomparire. Nel giro di due settimane il piccolo non dovrebbe mostrare più i sintomi. In alcuni casi, però, l’ittero neo natale può divenire patologico.

Ecco quali sono i valori di ittero neonatale:

  • incremento giornaliero bilirubinemia oltre il 5 mg/dL;
  • valori di bilirubina totale superiore a 13 mg/dL (bimbo nato a termine);
  • valori di bilirubina totale superiore a 15 mg/dL (bimbo nato pretermine);
  • concentrazione di bilirubina diretta superiore a 1,5-2 mg/dL.

Per curare l’ittero è possibile somministrare una terapia con la luce chiamata fototerapia o elioterapia che sfrutta le proprietà della luce di diminuire l’ittero.

Si utilizza per la cura dell’ittero neonatale lampada a luce blu, ha un’efficacia maggiore delle vecchie lampade a luce bianca. Durante la terapia il campo d’azione verso il neonato viene limitato con un telo scuro in quanto le lampade possono causare disturbi visivi ed è necessario limitare le conseguenze nel personale di assistenza.

Secondo l’Accademia Americana di Pediatria (AAP) è necessario seguire le linee guida per il trattamento dell’ittero del neonato che determinano la soglia per i bambini divisi in 3 differenti gruppi di rischio distinti per età gestazionale e livello di bilirubina. In questo modo è possibile determinare se è necessaria la fototerapia o l’exsanguino-trasfusione. Lo scopo dello studio delle linee di soglia è di valutare l’efficacia della fototerapia.

Un’altra terapia usata è l’exsanguino-trasfusione, utilizzata  quando il livello di bilirubina non coniugata raggiunge o supera i 20 mg/dL. Dopo l’introduzione della fototerapia l’uso della exsanguino-trasfusione è molto diminuito.

Anche le immunoglobuline per via endovenosa si utilizzano per ridurre l’intensità dell’ittero in forma leggera.

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Ittero nei neonati: conseguenze

L’ittero, e quindi la bilirubina alta (superiore ai 20-25 mg/dl),  può causare paralisi cerebrale, sordità e altri tipi di lesione cerebrale.

Secondo l’American Academy of Pediatrics l’ittero può essere sintomo di un’infezione o di un problema alla tiroide perciò consiglia di sottoporre il neonato a tutti gli esami per escludere tali patologie.

In linea agenerale l’ittero non è pericoloso ma eccovi alcuni consigli, ma in caso di ottero neonatale linee guida specifiche potranno risultare utili. Bisogna innanzitutto chiamare il dottore quando si sta aggravando anche dopo il quarto giorno, il neonato ha una temperatura rettale superiore ai 38°C, il colorito giallastro peggiora, il bimbo non ha fame e sembra più assonnato del solito.

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