Quando l’ordinanza chiama… le scuole chiudono. Sembra questo, ormai, il mood da adottare alla luce del continuo stop alle lezioni che, mai come quest’anno, sta facendo discutere. Ormai anche questo, sul fronte scolastico, sta volgendo al termine e se gli studenti esultano, non è così per i poveri genitori.
Ancora prima della consueta pausa estiva, peraltro lunghissima, c’è da fare i conti con le ordinanze, proprio come quella appena arrivata che ha lasciato tutti completamente di sasso. Tali provvedimenti vengono emanati in condizioni necessarie e urgenti e dai siti d’informazione abbiamo appreso i più disparati motivi che possono portare allo stop delle lezioni.
All’ordine del giorno spuntano chiusure per guasti idrici, terremoti, interventi di manutenzione, problemi di inagibilità etc. ma questa volta la motivazione è diversa, come avremo modo di vedere.
L’unica certezza è che ad essere coinvolti dall’ordinanza sono diversi comuni per cui i genitori degli alunni non possono assolutamente ignorare la comunicazione dei primi cittadini, i quali, come sempre, sono tenuti ad aggiornare la popolazione dei sopraggiunti cambiamenti che comportano le non lezioni.
L’ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole. Non ci resta che vedere insieme quali istituti riguarda , la sua decorrenza e la sua durata, nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che i genitori vogliono capire se i loro figli saranno a casa oppure, al contrario, frequenteranno regolarmente.