In Italia tutti conoscono il caso di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni scomparsa da Mazara del Vallo, in Sicilia, nel 2004 e mai più ritrovata. Ad oggi si teme che la piccla possa essere stata rapita da qualcuno e ancora oggi il responsabile non è stato trovato. Da allora la mamma, Piera Maggio, insieme all’autorità giudiziaria e ai suoi avvocati di fiducia non ha mai smesso di cercarla. La donna cerca giustizia e soprattutto la verità: vuole sapere chi abbia rapito la sua bimba e che fine abbia fatto adesso. Un giallo che però pare lontano da una soluzione per una serie di motivi.
Sul caso è stata istituita anche una Commissione parlamentare d’Inchiesta, e questo fa capire quanto sia importante la sparizione della bimba in questione, che ormai da oltre un decennio tiene banco tra l’opinione pubblica italiana. Ma in questi giorni sono purtroppo arrivate notizie che hanno sorpreso davvero tutti, in quanto ci sono dei nuovi indagati. Vediamo di chi si tratta e cosa sta succedendo.
Nuovi indagati
Dal giorno della scomparsa Piera Maggio non hai mai perso le speranze, e ancora oggi appunto continua a cercare la figlioletta. Del caso se ne sono occupate diverse testate giornalistiche ma anche note trasmissioni televisive come “Ore 14”, condotta da Milo Infante, noto giornalista della Rai e tra i professionisti più apprezzati d’Italia.
In questi giorni si è appreso che il cronista è stato iscritto nel registro degli indagati. A tal proposito sono state lapidarie le sue parole. “I giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm, e non solo… Se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise” – queste le parole di Milo Infante.
Infante ha già ricevuto la comunicazione da parte della Procura di essere indagato. Kevin Pipitone, fratello di Denise, ha raccontato in questi giorni alla stampa come la scomparsa di sua sorella provochi ancora grandissimo dolore in famiglia, ma ha spiegato che la madre, Piera Maggio, in tutti questi anni è stata forte e certamente non si arrenderà fino a quando giustizia non verrà fatta.