Gestosi o preeclampsia: sintomi, cause e cura

La gestosi o preeclampsia è una sindrome gravidica che porta all'ipertensione, ad un aumento delle proteine e alla comparsa degli edemi sulla pelle, può essere molto pericolosa per le mamme e per i neonati

Gestosi o preeclampsia: sintomi, cause e cura

La gestosi o preeclampsia può spesso offuscare le gioie della gravidanza, generando nelle future mamme preoccupazioni che bisogna riuscire a superare.

Molte donne incinte vivono questo periodo con la costante paura di poter contrarre la Gestosi EPH (EPH è l’acronimo di Edema, Proteinuria, Hypertension) chiamata anche preeclampsia, disturbo che si verifica solo ed esclusivamente in gravidanza, ma che si presenta in modi differenti, con sintomi e segnali altrettanto diversi.

E’ una sindrome che colpisce le donne incinte, generalmente a metà della gestazione e può manifestarsi con tre patologie: l’aumento della pressione sanguigna, l’aumento delle proteine e la formazione di edemi. Questa sindrome  ha un’incidenza pari al 5%. Se una donna è già ipertesa,  il rischio di contrarre la preeclampsia sale al 25%. Tale patologia si può trasformare anche in eclampsia, ovvero un disturbo ancora più fastidioso che intacca gli occhi, lo stomaco e può portare anche ad attacchi epilettici.

La gestosi in gravidanza porta ad un incremento notevole della pressione sanguigna

La gestosi in gravidanza provoca un incremento notevole della pressione sanguigna

Gestosi gravidica o preeclampsia: cause principali

Le cause sono in gran parte sconosciute e gli studiosi stanno ancora approfondendo l’argomento. Comunque sicuramente tra le cause principali vi è un’ alterazione della placenta, dovuta a qualche fattore genetico o ereditario. Queste alterazioni complicano la gravidanza, sia per la mamma che per il feto, perché intaccano il sistema cardiocircolatorio con un’alterazione delle sostanze vasodilatatrici. In questi casi specifici, il feto non riesce più ad ottenere il corretto supporto di ossigeno e nutrienti da parte della mamma.

Le alterazioni della placenta possono provocare anche delle trombosi, arrivando nei casi più gravi al distacco della placenta e alla morte endouterina.  La mamma, avendo un’ipertensione galoppante, se contrae la gestosi può andare in rischio ad emorragia e a danni celebrali. Molte potrebbero essere le complicazioni per il fegato, che non riesce più a filtrare le sostanze dannose.

I principali fattori di rischio, legati alla preeclampsia sono senza ombra di tutto ereditari, accanto ad essi poi bisogna aggiungere una gravidanza multipla, un’alimentazione scorretta con un uso eccessivo di sale e la carenza di calcio e magnesio. I soggetti che soffro di diabete, di ipertensione ed i soggetti obesi hanno più probabilità di contrarre questa sindrome gravidica.

Le donne ipertese hanno maggiori probabilità di contrarre la gestosi in gravidanza

Le donne ipertese hanno maggiori probabilità di contrarre la gestosi in gravidanza

Sintomi della gestosi in gravidanza

Innanzitutto è bene sapere che i primi sintomi compaiono intorno alla ventesima settimana di gestazione e possono durare anche dopo il parto, per circa un mese. I sintomi riguardano soprattutto l’ipertensione: la pressione sanguigna, infatti, subirà un notevole aumento, sia per quanto riguarda i valori minimi, che i valori massimi.

Il livello delle proteine nelle urine, inoltre, subirà un notevole rialzo, molto superiore ai 0.3 grammi in 1000 millilitri di urina. Nel corpo, poi, inizieranno a comparire degli edemi, dovuti alla ritenzione idrica, che possono sfociare anche nel viso.

Questi sono i sintomi più comuni, anche se ce ne possono essere altri, che compaiono a seconda del grado di gravità della patologia, ed in particolare sono: aumento di peso, gambe e piedi gonfi, aumento delle transaminasi, iperuricemia, dolore all’addome, mal di testa, nausea, mal di stomaco, vomito, stato confusionale, vista offuscata e perdite vaginali. Il nascituro, inoltre, potrebbe avere dei disturbi legati alla crescita.

Per la gestosi una diagnosi immediata evita eventuali danni al nascituro

In caso di gestosi, una diagnosi immediata evita eventuali problemi al nascituro

Cosa fare dopo la diagnosi

Sarà necessario monitorare continuamente tutti i valori ematici e il tracciato dovrà essere ripetuto con una frequenza superiore a quella normale. La durata del parto potrebbe infierire molto sulla preeclampsia, per tale ragione, bisogna monitorare la situazione costantemente, soprattutto negli ultimi giorni.

La diagnosi viene effettuata subito dopo le analisi, effettuate indicativamente al quarto mese di gravidanza. E’ indispensabile sottoporsi alle visite ginecologiche con più frequenza e non trascurare una lieve attività fisica, che comprende anche una semplice passeggiata quotidiana, utile ad abbassare la pressione.

Gestosi in gravidanza: cosa mangiare

Se si contrae la preeclampsia in gravidanza, bisogna prestare molta attenzione al cibo ed evitare assolutamente il sale ed i condimenti. Il sale fa aumentare la pressione, per tale ragione è assolutamente da mettere al bando.

Sia la carne che il pesce dovranno essere mangiati solo se cotti alla griglia. E’ indispensabile mangiare molta frutta e la verdura dovrà accompagnare ogni piatto. Bisogna evitare anche i dolci, che finirebbero per incrementare la glicemia, perché l’apporto corretto di zuccheri proviene dalla frutta. Durante la gestosi, infine, bisogna cercare di bere molto latte, per l’apporto corretto di calcio e magnesio.

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