Il dolore per la morte di un figlio è infinito. Non esistono parole che possano consolare due genitori che hanno subito una perdita così devastante, la cui vita è stata stravolta per sempre.
Non esiste dolore più grande di quello provato da un padre e una madre rimasti orfani di una piccola desiderata dal profondo e venuta a mancare all’improvviso.
La gioia della nascita e la sofferenza della morte a pochissimi mesi di distanza l’una dall’altra. Come si può sopravvivere? Premettendo che ognuno reagisce al dolore in modo diverso, c’è chi si affida alla fede e chi smette di credere, ad esempio.
C’è chi sceglie di adoperarsi nel sociale, nel volontariato, e chi si chiude a riccio, cadendo nel tunnel della depressione o arrivando a togliersi la vita. In tanti sono i bimbi venuti a mancare per incidenti domestici, malattie, dopo lunghi calvari in ospedale; per non parlare di quelli uccisi da chi li ha messi al mondo.
La storia di cui voglio parlarvi è davvero straziante e ha dato il via ad una serie di polemiche su web, riguardanti la modalità di reazione al dolore per la perdita di un figlio. Vediamo cosa è accaduto. Quel che fa orrore è la modalità con cui i commenti e i pareri vengono espressi, dato che la crudeltà è insita nell’individuo umano.