Assumere fermenti lattici in gravidanza, durante la quale l’equilibrio del corpo di una donna viene profondamente modificato, può rivelarsi un ottimo rimedio contro la comparsa di disturbi come quelli digestivi o dell’apparato uro-genitale. Solitamente, la loro assunzione non comporta controindicazioni, tuttavia, il consulto col ginecologo è sempre un passo consigliato.
Fin dal primo momento in cui una donna scopre di aspettare un bambino, modifica radicalmente il proprio modo di vivere per garantire una salute perfetta al feto e affrontare la gravidanza in maniera piĂą serena.
Uno dei primi fattori a risentire del cambiamento è l’alimentazione che deve essere più sicura e corretta, facendo attenzione agli alimenti e preferendo cibo di provenienza biologica. Ma, l’alimentazione non è il solo fattore da considerare, oltre ai naturali disturbi che possono insorgere durante la gravidanza.
La futura mamma deve cambiare anche le sue abitudini riguardanti la consumazione di farmaci, in quanto le sostanze chimiche presenti possono alterare il delicato equilibrio di una donna in dolce attesta.
Cibo e medicinali sono solo due fattori esterni che possono portare disturbi particolarmente fastidiosi durante la gestazione. Infatti, in gravidanza cambiano i ritmi fisiologici, l’organismo è maggiormente esposto a disturbi di varia natura e per contro non possiamo accedere a rimedi farmacologici e naturali liberamente perché dobbiamo proteggere una vita in formazione.
Vediamo allora come rafforzare il nostro sistema immunitario e quali fermenti lattici in gravidanza è possibile assumere per aiutare l’organismo.
Ruolo dei fermenti lattici in gravidanza
Nei nove mesi di attesa, il ruolo dei fermenti lattici è fondamentale. Anche se c’è un po’ di resistenza nella loro assunzione, sono le sostanze più sicure e utili da assumere poiché non presentano nessuna controindicazione sia per la madre, sia per il piccolo.
Pur essendo innocui nella maggior parte dei casi devono essere prescritti in base alle necessità specifiche dell’individuo e, pertanto, dietro consiglio medico.
Infatti, ne esistono di diversi tipi e se assunti con regolarità possono: rinforzare il sistema immunitario, aiutare la microflora intestinale a lavorare bene, depurare l’organismo, migliorare l’assorbimento, e possono aiutare a prevenire antipatiche infezioni del tratto uro-genitale come vaginiti e cistiti.
La scelta di quando e come assumere i fermenti lattici in gravidanza, dunque, non dipende solo dall’arrivo di un malessere momentaneo da trattare, ma anche da altri fattori da tenere in considerazione per migliorare la salute della gestante e del feto che porta in grembo.
Probiotici: quali prendere in gravidanza?
I probiotici sono microrganismi vivi in grado di portare enormi benefici alla salute sia della mamma che del bambino. Tra questi, i fermenti lattici sono tra i più comuni che si trovano nel corpo umano e quando la flora batterica intestinale subisce un cambiamento è necessario riportare subito un equilibro assumendone la giusta quantità secondo le indicazioni del medico o in caso di gravidanza del ginecologo.
Durante la gestazione, i disturbi alimentari aumentano, così come i bruciori di stomaco che possono provocare un fastidio generalizzato. Per riequilibrare la flora batterica bisogna intervenire tempestivamente.
Ad esempio, l’assunzione del lactoflorene contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, aiuta a prevenire le infezione del tratto urinario, come la cistite, favorisce la digestione e ha una funzione antibatterica.
Inoltre, le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando si prendono i fermenti lattici in gravidanza i bambini rischiano di meno di essere soggetti ad allergie e a disturbi come l’asma e la dermatite atopica.
I probiotici sono, inoltre, sono caldamente consigliati anche per i bambini stessi per aiutarli nella costruzione del loro sistema immunitario.
Probiotici consigliati in gravidanza
I fermenti piĂą consigliati sono:
- Lactobacillus Casei Shirota: un aiuto specifico per il sistema immunitario intestinale. Elimina i cataboliti della digestione, disinfiamma il colon, utile in caso di stipsi o diarrea acuta.
- Lactobacillus rhamnosus GG: contrasta le infezioni da rotavirus che causano gastroenterite e dermatite atopica.
- Lactobacillus Reuterii: un rimedio specifico in caso di dissenteria virale, e anche per le coliche gassose nel neonato
- Lactobacillus Casei infantis: in caso di stipsi, indicato in maniera specifica per i bambini.
- Lactobacillus Acidophilus: produce acido lattico e l’enzima lattasi, in questo modo favorisce la digestione
- Bifidobacterium Bifidum: un supporto nella produzione di acido folico e nella sintesi delle vitamine B, fondamentali per la gestante e per la salute del feto.
Fermenti lattici in allattamento
I probiotici sono ottime sostanze indicate anche durante la delicata fase dell’allattamento del neonato dove rappresentano una fonte inestimabile di benefici.
In tal senso, è ottima l’assunzione regolare dei fermenti lattici, poiché facilitano l’espulsione dei batteri nocivi, favorendo invece il proliferare di quelli con effetto positivo sull’intestino.
Il latte materno è naturalmente ricco di flora batterica benefica sia di tipo Acidofilo che di tipo Bifido e l’allattamento al seno contribuisce ad arricchire naturalmente l’organismo del bambino di microrganismi che andranno a costituire la sua flora batterica benefica, di vitale importanza per instaurare condizioni di salute e normalità nel tratto intestinale.
La flora batterica fornita dalla madre sarà ospite dell’intestino del nuovo individuo per tutta la vita, rendendolo meno suscettibile alle infiammazioni, alle intolleranze, alle allergie, alle patologie di carattere autoimmune e alle patologie metaboliche come il diabete o l’obesità .
Sembra che addirittura una malattia grave come l’autismo sia correlato a scompensi nel microbiota intestinale: infatti l’adozione di probiotici mirati (psicobiotici) rende ancora più efficace la terapia di questa patologia.
Soprattutto, se il bambino è allattato in modo artificiale e quindi non può beneficiare della flora batterica proveniente dal colostro materno, i pediatri consigliano la somministrazione di fermenti lattici ai bambini sciolti nell’acqua tiepida o nel latte, ponendo attenzione che le formulazioni siano prive di lattosio, glutine, saccarosio, edulcoranti sintetici, coloranti e conservanti.
I probiotici presenti negli integratori alimentari dovrebbero inoltre essere formulati rispettando le caratteristiche previste dall’OMS-FAO e quindi garantire origine controllata, resistenza agli acidi gastrici e biliari, buona adesività a livello intestinale e incapacità di trasmettere resistenze agli antibiotici.