Il bruciore di stomaco in gravidanza è uno dei disturbi più comuni durante la gestazione e costringe le future mamme a sopportare una fastidiosa sensazione di acidità, che può irradiarsi verso l’alto fino a raggiungere la gola.
Solitamente, si presenta con maggiore intensità durante l’ultimo trimestre di gravidanza, ma le più sfortunate possono soffrirne anche nei primi mesi.
Le statistiche dicono che una mamma su tre soffre di bruciore di stomaco in gravidanza, è più frequente alla fine della gestazione perché il feto all’interno dell’utero è già abbastanza grande e il muscolo che blocca i succhi gastrici dello stomaco impedendogli di risalire verso l’alto in direzione dell’esofago è tenuto costantemente sotto pressione.
Quando il contenuto acido dello stomaco risale, irrita la mucosa dell’esofago causando una forte sensazione di bruciore e fastidio. Il disturbo si accentua durante la notte, perché quando si è sdraiati i succhi gastrici, risalgono più facilmente.
Fortunatamente, alcuni piccoli cambiamenti nello stile di vita possono aiutare a combattere il malessere senza dover ricorrere ai farmaci. Tuttavia, per i casi più ostinati, esistono in commercio anche dei medicinali indicati al trattamento del bruciore di stomaco in gravidanza che non hanno nessuna controindicazione per la mamma in attesa.
Ecco le cause del bruciore di stomaco in gravidanza
L’organo responsabile del bruciore di stomaco in gravidanza si chiama cardias, una valvola muscolare che si apre per lasciar passare il cibo nello stomaco, e poi si richiude per impedire ai succhi gastrici la risalita verso l’alto.
Quando, per qualche motivo, il cardias non funziona bene, il contenuto gastrico ritorna nell’esofago e, a causa della sua acidità, ne irrita la mucosa che riveste le pareti.
L’aumento del bruciore di stomaco in gravidanza dipende dalle variazioni ormonali tipiche dei nove mesi, ovvero dall’aumento di progesterone, un ormone deputato a rilassare la muscolatura dell’organismo.
Questo rilassamento interessa anche il cardias e per questo le donne in gravidanza tendono a soffrire maggiormente di reflusso gastrico, disturbo che si accentua durante l’ultimo trimestre della gestazione man mano che l’utero cresce occupa sempre di più la cavità addominale rallentando la digestione.
Reflusso gastrico in gravidanza: sintomi
I sintomi tipici del reflusso gastrico non comprendono solo il bruciore di stomaco, a questo possono accompagnarsi una sensazione di difficoltà nel deglutire, dolore a livello dello sterno o addominale, cattiva digestione, acidità e nausea.
Ai sintomi strettamente legati al tratto esofageo possono anche unirsi sintomi correlati indirettamente come sinusite, asma, tosse e persino erosione dentale. I sintomi appena descritti sono definiti in termini medici come “pirosi”.
Quando questa condizione si ripete con una certa frequenza e gravità si parla di malattia da reflusso gastroesofageo. In genere, la pirosi gastrica si avverte dopo i pasti o se ci si mette sdraiati subito dopo aver mangiato.
Al bruciore si può associare anche comparsa di rigurgito: il materiale refluisce dallo stomaco fino alla bocca, dove si avverte una fastidiosa sensazione di liquido, accompagnata da sapore acido o amaro.
Altrettanto frequente è la salivazione eccessiva, che rappresenta un sistema di difesa messo in atto dall’organismo per contrastare il fastidio.
Bruciore di stomaco in gravidanza: cosa mangiare
Visto il funzionamento ridotto dell’apparato digerente durante la gravidanza, per evitare il reflusso gastrico è importante curare l’alimentazione. E’ consigliabile mangiare poco e spesso così da dare più tempo allo stomaco di smaltire gli alimenti e svuotarsi correttamente.
E’ assolutamente vietato mangiare alimenti pesanti e ricchi di grassi prediligendo, al contrario, cibi leggeri e facilmente digeribili.
Sono assolutamente da evitare anche tutti gli alimenti che tendono ad irritare perché contribuiscono all’aumento dell’acidità dello stomaco come menta, cioccolata, caffè, tè, alcool, succhi di frutta, cipolle, peperoni, agrumi, bevande gasate, pomodori, insaccati, latticini e spezie piccanti.
Via libera, invece, a carote, cavolo, piselli, broccoli e fagiolini, pane integrale, mele, carni bianche come pollo e coniglio, pesce fresco ben cotto, radice di zenzero, foglie di basilico, tè alle erbe, semi di finocchio, senape gialla e cetriolini.
Importante è anche stare attenti ai cibi assunti prima degli attacchi di reflusso, affinché si possa correggere l’alimentazione ed evitare gli alimenti che li hanno scatenati.
Per combattere il reflusso, tuttavia, non basta seguire un’alimentazione adeguata, è necessario anche modificare il proprio stile di vita, cercando di fare un po’ di sana attività fisica e limitando le situazioni che possono creare stress fisico ed emotivo.
Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità di alimenti all’interno di uno schema alimentare personalizzato.
Per questo è sempre saggio farsi consigliare la giusta alimentazione dal proprio medico o nutrizionista, soprattutto in gravidanza poiché ci si deve prendere cura sia del proprio stato di salute, sia di quello del piccolo in arrivo.
Rimedi naturali contro il bruciore di stomaco in gravidanza
In gravidanza, per combattere i bruciori di stomaco è consigliabile scegliere rimedi naturali, come lo zenzero, che aiuta ad attenuare acidità e nausea.
Per esempio, un infuso di acqua calda e zenzero grattugiato da dolcificare con un po’ di miele, un vero toccasana che si può bere a volontà. Utile può essere anche il succo di carote centrifugato, a cui si può aggiungere qualche erba aromatica come il basilico o un po’ di curcuma.
Anche se è consigliato mangiare poco, non si deve mai rimanere a digiuno perché il bruciore di stomaco in gravidanza peggiora se lo stomaco resta vuoto troppo a lungo o se il livello di zuccheri nel sangue è troppo basso. È importante, poi, non mangiare in fretta e masticare bene ogni boccone.
Può essere utile sgranocchiare alimenti secchi come pane e creaker che aiutano ad assorbire eventuali succhi gastrici in eccesso, tamponando l’acidità.
Altri accorgimenti molto utili sono: mai andare a letto a stomaco pieno, perché evitare di sdraiarsi dopo mangiato aiuta la digestione (l’ideale sarebbe aspettare almeno due-tre ore), idratarsi molto ma evitando l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata.
Anche un cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolto in un bicchiere d’acqua può essere un valido aiuto per calmare i sintomi del reflusso. Lo stesso vale per l’aloe vera e la camomilla.
Per evitare il bruciore di stomaco in gravidanza è consigliabile anche indossare abbigliamento comodo: gli indumenti troppo stretti sull’addome possono premere sullo stomaco, peggiorando la situazione.
Per la notte, può essere d’aiuto dormire in una posizione leggermente inclinata, con la testa e la parte superiore del corpo appena sollevate con un cuscino.