Elena del Pozzo, il movente non è stata la gelosia: la confessione mette i brividi

Torna a far parlare il drammatico caso di Elena Del Pozzo, la bimba brutalmente assassinata dalla madre. Spunta il nuovo movente, non è la gelosia: ecco quale.

Elena del Pozzo, il movente non è stata la gelosia: la confessione mette i brividi

Il caso di Elena Del Pozzo continua a scuotere profondamente l’opinione pubblica italiana. Si tratta di uno dei casi di cronaca più agghiaccianti della storia recente italiana, proprio per questo la risonanza mediatica di questa vicenda risulta molto impattante. Molti programmi tv si stanno occupando del caso con grande attenzione ad ogni dettaglio, nelle ultime ore sembra essere trapelata una nuova indiscrezione. 

In molti si sono chiesti da subito cosa possa aver spinto una madre a commettere un omicidio così efferato, fino ad ora erano circolate solo delle ipotesi più o meno verosimili. In particolare, all’inizio si era pensato soprattutto al movente della gelosia, un’ipotesi che a quanto pare non sembra reggere più di tanto. Di recente è stata formulata un’altra ‘verità‘ che potrebbe essere molto più accreditata: vediamo di cosa si tratta.

Ecco cosa è stato dichiarato

La freddezza con la quale Martina Patti aveva organizzato l’omicidio della figlia è stata particolarmente raccapricciante. All’inizio, si ricorderà, aveva simulato il rapimento della figlia, insinuando le fosse stata strappata con la forza da alcuni malviventi non identificati. In realtà, la confessione dell’atroce delitto è arrivata da lì a poco.

A più di un mese dal quel terribile 13 giugno, in molti si chiedono ancora cosa possa averla spinta ad una simile atrocità. Inizialmente si pensava che fosse gelosa del suo ex compagno, il quale aveva voltato pagina in una nuova relazione. Tuttavia questa ipotesi non sembra convincere affatto Rosaria Testa, la nonna paterna della piccola Elena.

Intervistata ai microfoni di Quarto grado, la donna ha dichiarato come la relazione tra il figlio e la nuora fosse ormai finita da tempo, i due non si amavano più; perciò pare assurdo che lei possa aver commesso un simile delitto per un movente così inconsistente. Più che altro la famiglia si aspettava che la Patti intraprendesse una battaglia legale per ottenere la custodia della figlia, non potevano mai immaginare che sarebbe arrivata a tanto. Per Rosaria Testa, che definisce l’ex nuora come una bugiarda, Martina Patti mostra comunque un’estrema lucidità, sbilanciandosi nella confessione solo se messa alle strette. 

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