Tra le sfide più difficili che una mamma deve affrontare durante il percorso di crescita del suo bambino c’è, sicuramente, quella di capire come togliere il pannolino al proprio piccolo in maniera definitiva.
Tutti i bambini, stentano ad abbandonare la comoda abitudine e sono spesso molto pigri o spaventati all’idea di dover iniziare ad usare il water, proprio come fanno gli adulti.
Venire a capo di come togliere un pannolino è uno step tanto difficile, quanto necessario e per renderlo il più possibile indolore, esistono molti trucchi da mamma che vi possono garantire un sicuro successo.
Il momento in cui direte finalmente addio al pannolino è detto anche “fase di spannolinamento” e coincide con lo sviluppo da parte del bambino della capacità di controllare i suoi stimoli e lo sfintere che solitamente avviene tra i 18 e i 30 mesi di vita, con una cadenza molto soggettiva da un bambino ad un altro.
Lo spannolinamento si può distinguere in due fasi: classica e precoce. La prima avviene solitamente dopo i due anni di età, momento in cui è riconosciuto che i bambini possiedono la facoltà di controllo degli stimoli.
Molti bambini sono in grado di riuscirci precocemente con l’aiuto diligente dei genitori che possono ricorrere alla cosiddetta tecnica fellom. Tendenzialmente, però, è improbabile riuscire a togliere il pannolino prima del compimento dei 10/12 mesi.
Vedremo ora insieme:
- Quando iniziare a togliere il pannolino
- Come togliere il pannolino: metodo classico
- Consigli da mamma
Quando iniziare a togliere il pannolino
Il processo di abbandono del pannolino deve avvenire in modo graduale e possibilmente in un periodo in cui avrete molto tempo da dedicare alla delicata operazione che richiede anche una buona dose di pazienza.
Il periodo ideale è quello estivo, il bambino potrà assaporare la libertà di indossare un capo leggero come le mutandine in cotone senza crucciarsi troppo se dovesse sporcarle e le mamme non dovranno faticare con i lavaggi frequenti necessari ogni volta che si verifica un “incidente” in quanto i cambi lavati si asciugheranno molto prima.
Un altro consiglio utile è quello di dotarsi di una scorta di mutandine e canotte, così da poter cambiare il piccolo anche più volte al giorno senza essere troppo dipendente dalle lavatrici. Inoltre, dovremo portarci in giro diversi cambi e l’ingombro di un paio di pantaloncini o di un vestitino leggero è decisamente minore rispetto all’abbigliamento invernale.
Visti i ripetuti cambi necessari, meglio spogliarlo quando fa caldo senza rischiare un malanno invernale e un conto è pulire un paio di sandaletti, un conto lavare in continuazione scarpe chiuse e calzini, vittime collaterali inevitabili.
Non esiste un’età prestabilita e un modo universale per togliere il pannolino, anche se è necessario che il bambino se ne liberi entro i tre anni, in coincidenza con l’ingresso alla scuola dell’infanzia.
Ogni mamma deve essere brava a cogliere le sfumature di carattere del figlio per aiutarlo al meglio in questo importante passo di crescita.
Come togliere il pannolino: metodo classico
Il momento di eliminazione del pannolino si può suddividere in diversi step, solitamente sono tre: si comincia eliminando il pannolino di giorno, solo per la pipì, cercando di farvi avvisare dal bambino per capire quando è il momento della popò e quindi di rimetterlo.
Si sentirà più a suo agio iniziando per gradi e sarà spronato a dirvi quando gli scappa. Il passo successivo, ovviamente, è di portarlo sul vasino o sul water in tempo. L’ultimo e più importante passo è quello dell’eliminazione del pannolino anche di notte.
Uno dei segnali più evidenti, che il piccolo è pronto per dormire senza pannolino, è rappresentato dal pannolino asciutto al mattino. Se trovate per almeno tre giorni di seguito il pannolino asciutto, potete provare a toglierlo anche la notte.
La prima cosa da fare è procurarsi un vasino, vi consiglio di sceglierlo insieme a vostro figlio, si sentirà più coinvolto nell’impresa e sarà più invogliato ad usarlo. Esistono anche delle riduzioni apposite da poggiare sulla tazza del bagno che permettono di rimpicciolirne la fessura e far sedere comodamente i più piccoli.
Potere optare per questa soluzione da subito o come ulteriore step dopo il vasino per abituare il bambino anche all’uso del WC. Alcuni sostengono che sia più utile abituare il piccolo direttamente alla tazza, ma è molto soggettivo.
Il ruolo della mamma e del papà sono fondamentali per togliere il pannolino al proprio bimbo senza traumi. Osservate molto i vostri figli, quando scappa le loro facce sono assolutamente riconoscibili e capirli al volo vi darà il vantaggio di cui avete bisogno per farli arrivare in tempo al vasino.
Normalmente, ai due anni compiuti o imminenti, in circa 10 giorni si ottengono già buoni risultati ma se ci volesse più tempo sarebbe comunque normale. I bambini sono abitudinari, per cui il vasino è un oggetto che va inserito con calma nella sua routine quotidiana, fino a farlo diventare parte integrante di questa.
Consigli da mamma
Crescere è un gioco da bambini. Dire addio al pannolino può rivelarsi un gioco molto interessante se le mamme aguzzano bene la propria fantasia. Fare la pipì o la popò deve apparire qualcosa di sensazionale e divertente, un momento di complicità e condivisione con la mamma, una scusa per sentirsi gratificati.
Fate trovare al bimbo dei giochini o un libro da utilizzare quando è sul water così percepirà il momento come qualcosa di rilassante, quasi uno svago.
Non aspettatevi che il bambino vi dica che gli scappa, se gli chiederete “devi fare pipì?”, la sua risposta sarà quasi sicuramente negativa. Provate a portarlo in bagno a cadenza regolare (ogni 30 minuti circa) mostrando anche un certo entusiasmo.
Sebbene a volte togliere il pannolino al bambino può rivelarsi tutt’altro che facile, si deve restare calmi e mantenere un’atmosfera piacevole, ricordate che nervosismo e tensione rendono soltanto più difficile l’impresa.
E’ importante complimentarsi con lui e gratificarlo spesso, per ogni piccolo passo in avanti, magari stabilendo per gli step successivi un bel regalino in cambio. Vietato sgridarli, qualche incidente di percorso è inevitabile, ci siamo passati anche noi, facciamogli capire che non c’è nulla di cui vergognarsi.