Scegliere le creme solari per i bambini in maniera oculata e responsabile è importantissimo. I bambini hanno una pelle particolarmente delicata perché non ancora matura e preparata ad affrontare il mondo che c’è fuori dalla pancia della mamma.
Il pH della pelle nelle prime settimane di vita è praticamente neutro e questo non garantisce una protezione dagli agenti esterni, in più, la pelle del bambino tende a seccarsi con molta facilità perché non riesce ancora a produrre la giusta quantità di sebo.
Tenendo conto di tutti questi fattori, e del fatto che la cute del neonato è molto sottile, potrete già immaginare che è essenziale avere un occhio di riguardo quando si espone il piccolo ai raggi solari.
Questo non significa che il bambino non può essere portato al mare, ma che è opportuno prestare alcuni accorgimenti per evitare di esporre la pelle di vostro figlio ad inutili rischi.
Nei primi 6-8 mesi di vita del bambino è meglio evitare di esporlo direttamente ai raggio solari, perciò se andate in spiaggia o in piscina munitevi di ombrellone e di una t-shirt per protezione solare da utilizzare quando andate in acqua. Se il bambino è un po’ più grandicello potrà stare al sole per brevi periodi, sempre tenendo conto che nelle ore centrali della giornata i raggi solari sono troppo forti perciò meglio uscire la mattina e il tardo pomeriggio.
Quali creme solari usare
Se il bambino ha una pelle sana e non dimostra particolari sensibilità verso alcuni prodotti potrete semplicemente scegliere una qualsiasi crema dermatologicamente testata. Se invece il bambino ha delle allergie da contatto sarà necessario farsi indicare dal farmacista un prodotto privo delle sostanze che irritano la cute del bambino.
Fino ai sei anni è consigliabile usare una protezione molto alta, ovvero con un SPF 50+, mentre negli anni successivi si può iniziare a diminuire il fattore di protezione, sempre tenendo conto dello stato e del tipo di pelle che ha il bambino, e passare alla protezione 30.
Per i bambini sono maggiormente consigliati prodotti che contengono i filtri fisici che sono costituiti da minuscole particelle minerali che riflettono i raggi solari, impedendo loro di raggiungere l’epidermide. Questo tipo di filtro non trattiene il calore, come accade per i filtri chimici, e respingono allo stesso modo sia le frequenze UVA, sia quelle UVB. Tra questi prodotti, che sono particolarmente raccomandati per i bambini, i più noti sono zincoxide e titanium dioxide.
Non dimenticate di controllare la data di scadenza delle creme solari che usate e comunque ricordate che, una volta aperto, un prodotto ha una durata che va dai 3 ai 6 mesi, perciò dovrete cambiarlo ogni anno.
Per quanto riguarda il tipo di prodotto, se spray, crema o latte, dipende da come vi trovate più comodi nell’applicarlo. Generalmente il latte e la crema solare sono più indicati per la pelle secca, perciò potrebbero essere consigliati per i bambini più piccoli. Probabilmente, la soluzione spray è quella più pratica che vi consente di applicare il prodotto in modo rapido, questo tenendo conto che non sempre i bambini collaborano in questo!
È comunque opportuno che ricordiate che, anche se avete messo la protezione solare, bisogna esporre il bambino al sole con gli accorgimenti di cui si è parlato in precedenza: la crema non è uno scudo!
La crema solare va spalmata sulla pelle asciutta e va rimessa ogni due ore perché con il tempo tende a perdere efficacia. Lo stesso vale quando si fa il bagno, anche se si utilizza la formula water-resistant.
Anche se il bambino rimane sotto l’ombrellone per tutto il giorno è necessario applicare un prodotto protettivo perché il riflesso dei raggi solari è altrettanto potente e potrebbe scottare la pelle del piccolo: fate caso agli anziani che stanno in spiaggia tutto il giorno seduti sotto l’ombrellone a fare le parole crociate, sono comunque abbronzatissimi!
Nel scegliere la crema solare non affidatevi alle pubblicità dove tutto è bello, funzionale e sano, ma piuttosto chiedete consiglio al pediatra durante le visite di controllo o al farmacista.