I bambini, poco prima dell’anno di età, iniziano a tenere matite o pennarelli in mano e a scarabocchiare. Ma è solo dai tre anni in su che il bimbo farà i suoi primi disegni consapevoli, cercando di rappresentare la realtà circostante.
Ogni aspetto del suo disegno ha un significato e può aiutarci a comprendere i suoi pensieri ed emozioni.
Il significato dei disegni dei piccoli
Lo spazio all’interno del foglio che il bambino usa per sfogare la sua creatività è molto importante. Un disegno che occupa l’intero foglio indica sicurezza di sè, fiducia nel prossimo e socievolezza. Quando questo occupa solo la parte superiore del foglio indica invece fuga dalla realtà e voglia di sognare. Un disegno che occupa la parte sinistra simboleggia una paura del futuro.
Se il bambino disegna con un tratto regolare, vuol dire che è molto determinato, fiducioso nelle persone a lui intorno e disposto ad adattarsi al mondo esterno. Un tratto irregolare e troppe cancellature invece, indicano che il bambino è introverso e ansioso, preoccupato di deludere le persone a lui care.
Anche i colori che il bambino sceglie e usa prevalentemente possono dare indicazioni sul suo stato d’animo. Il bambino che usa soprattutto colori caldi, come il rosso, l’arancione, il marrone e il giallo, è molto estroverso e curioso. Se, invece, usa soprattutto colori freddi, come il blu, il verde e il viola, è molto timido e chiuso.
I soggetti preferiti dai bambini sono la sua famiglia, la sua casa, la natura e gli animali. Quando disegna la sua famiglia, è importante sapere che la prima figura che disegna, è quella che il bambino ritiene il suo punto di riferimento e il suo modello. La figura più grande è la persona che lui vede come dominante e che ha più potere decisionale. Rifiutarsi di disegnare la propria famiglia non è un buon segno, vuol dire che il piccolo ha un disagio rispetto ad essa. Quando disegna la sua casa, conta tantissimo la grandezza. Se la casa è grande e con porte e finestre aperte, vuol dire che per il piccolo è una casa calda e ospitale.