Preservativo femminile: cos’è e come si mette

Quando si pensa ai metodi concezionali a barriera viene subito in mente il preservativo maschile. Ma in realtà esiste anche un profilattico che può essere indossato dalle donne e che ha le stesse funzionalità. Scopriamole insieme

Preservativo femminile: cos’è e come si mette

Una cosa che forse non tutti sanno è che esiste, oltre al condom normale, anche un preservativo femminile, cioè che possono indossare le donne per proteggersi durante i rapporti sessuali. A differenza di quello maschile, il condom femminile non è molto utilizzato, perché esistono ancora troppe remore e poca informazione sul tema.

Vediamo dunque cos’è il preservativo femminile, come si mette e forniremo altre informazioni utili a tutte le donne che desiderano essere indipendenti anche in questo contesto.

Il profilattico femminile rientra nella lista dei contraccettivi barriera (di origine non ormonale). Impedendo il contatto tra spermatozoo e cellula uovo,  protegge da gravidanze indesiderate ed inattese.

Inoltre, utilizzato correttamente, questo strumento contraccettivo tutela entrambi gli amanti dalla trasmissione di malattie veneree come la sifilide. I preservativi femminili sono indicati per tutte le donne sessualmente attive. Sono ideali, infatti, anche per le donne che hanno partorito per via vaginale e che possono quindi avvalersi di questo metodo barriera dopo la gestazione.

Questo strumento è indicato soprattutto per le relazioni occasionali, dal momento che – se utilizzato correttamente – offre una buona protezione da malattie sessualmente trasmissibili. Ancora, il preservativo femminile è indicato per le donne allergiche a spermicidi o che non possono assumere contraccettivi ormonali.

Il preservativo femminile è un metodo contraccettivo a barriera, vuol dire che non fa utilizzo di ormoni. Protegge sia da gravidanze indesiderate sia da malattie veneree

Il preservativo femminile è un metodo contraccettivo a barriera, vuol dire che non fa utilizzo di ormoni. Protegge sia da gravidanze indesiderate sia da malattie veneree

 Com’è fatto il preservativo femminile

Questo contraccettivo è costituito da una barriera che, indossata dalla donna, permette di raccogliere lo sperma all’interno di una guaina inserita nella vagina, dietro l’osso pubico. Il dispositivo è composto da due anelli flessibili, che sono posti alle estremità.

In questa maniera non ci si espone al rischio di gravidanze indesiderate, viene limitata la trasmissione di malattie veneree e ci si può proteggere dalle infezioni sessuali, per cui l’utilizzo è più che sicuro.

Il profilattico femminile è lungo più o meno quanto il condom classico indossato dall’uomo. A differenza di quest’ultimo però, presenta una base più larga, per consentire agevolmente l’ingresso del pene. Il tutto, consiste in un anello interno chiuso, che viene sospinto nella vagina.

Inizialmente i preservativi femminili erano fatti in poliuretano. Nel tempo sono stati introdotti anche quelli in nitrile sintetico e in lattice naturale. Prima di farne uso assicuratevi di non essere allergiche a questi materiali.

I preservativi femminili in lattice non devono mai essere abbinati a lubrificanti a base oleosa: un simile comportamento può danneggiare il contraccettivo, aumentando il rischio di fallimento del metodo. Solo i preservativi femminili di nitrile o poliuretano tollerano sia lubrificanti acquosi sia oleosi.

Ne esistono differenti dimensioni, esattamente come quelli maschili, per cui ogni donna può scegliere quello più adatto all’anatomia dei suoi genitali. Per il suo acquisto non serve la prescrizione medica. Il prezzo del preservativo femminile può variare in base alle confezioni e al numero di pezzi che ciascuna di esse contiene: in genere è di circa 2 o 3 euro.

Il preservativo femminile può essere formato da lattice o altri composti e viene sospinto all’interno della vagina ed estratto alla fine del rapporto

Il profilattico femminile può essere formato da lattice o altri composti e viene sospinto all’interno della vagina ed estratto alla fine del rapporto

Come si indossa il preservativo femminile

E’ importante che il condom femminile venga indossato in maniera corretta, per garantirne il funzionamento preciso. Ciascuno può trovare la sua posizione più comoda. L’operazione essenziale consiste nel tenere la guaina per l’estremità, in modo che rimanga chiusa.

Con una mano si aprono le labbra vaginali, in modo da facilitarne l’inserimento, e poi il preservativo deve essere sospinto delicatamente dentro la vagina, inserendo il dito indice al suo interno. L’anello interno si posiziona dietro l’osso pubico e quello esterno rimane al di fuori dei genitali, in modo che l’uomo possa introdurvi il pene in erezione.

In questo modo, al momento dell’eiaculazione, lo sperma si raccoglie dentro l’anello interno e non si ha il contatto tra lo spermatozoo e la cellula uovo. Dopo l’atto sessuale, il preservativo va tirato delicatamente verso l’esterno e gettato via dopo l’uso.

La donna può facilitare questa manovra, spingendo con i muscoli pelvici, come quando deve espletare i suoi bisogni fisiologici. Se inserito correttamente, l’applicazione non fa provare dolore. Il condom femminile può essere inserito in vagina anche alcune ore prima del rapporto.

Continua a leggere su Fidelity Donna