Quante volte ci è mai capitato di guardare film e programmi televisivi di genere romantico e passionale o addirittura assistere a scenari teatrali dove l’amore è riuscito a coinvolgerci a tal punto da fornire, ad ognuno di noi, la speranza di poter vivere e quindi condividere con la “nostra persona” quel sentimento che si sogna e si è sempre desiderato avere. Non esiste una definizione prestabilita e neanche un’idea di amore uguale per tutti, ma esiste piuttosto un proprio concetto di amore che può essere condiviso con un qualsiasi altro individuo, con il solo ed unico fine di raccontare le proprie esperienze, riuscendo a far immedesimare quella persona nella rispettiva ed unica idea di amore.
Da non molto tempo l’espressione “amore” è stata vista come l’unico sentimento dimostrabile se non con la vicinanza e la convivenza giornaliera e, al tempo stesso, il concetto di relazione a distanza, purtroppo, è stato generalmente tradotto come “un amore impossibile poichè ostacolato dalla lontananza”. Al giorno d’oggi ho sempre percepito, da gran parte degli adolescenti, un accenno di disdegno e cinismo al solo pensiero di dover vivere una relazione con il/la proprio/a compagno/a distante; ciò accade per il semplice motivo che, per molte persone, se non si è vicini non si ama quanto si potrebbe perchè la condivisione del sentimento e l’interazione reciproca viene essenzialmente impedita da una possibile differenza di fuso orario, o dalla distanza stessa tra i luoghi di residenza dei medesimi individui.
Purtoppo, ciò che è sempre rappresentato per tutti “il dilemma” della relazione a distanza, ha dovuto fare i conti nell’ultimo periodo anche con i più scettici. Dalla diffusione della pandemia da Coronavirus, è come se ci fossimo trovati tutti in una sorta di “relazione a distanza” con la vita circostante e quindi con la realtà di tutti i giorni, poichè il nostro unico dovere da rispettare, è stato quello di dover rimanere a casa fino ad un possibile calo del contagio da questo nuovo virus. Ciò ha impedito per mesi di vivere a pieno la nostra quotidianità, privandoci delle relazioni interpersonali e quindi, per molti, poter condividere la propria relazione, concedendo la possibilità di rivedere il/la proprio/a ragazzo/a a seguito di un tempo assai prolungato. La quarantena, al tempo stesso, ci ha permesso di riuscire ad acquisire l’abilità di guardare da un punto di vista diverso questa situazione, non considerandola come un’esperienza negativa, ma al contrario ritenendola un’opportunità dalla quale trarre nuove conoscenze.
L’amore, nonostante le numerose storie e favole già conosciute, è al contempo, un qualcosa di troppo complicato da descrivere in un qualsiasi articolo e un qualcosa di troppo personale da illustrare passaggio dopo passaggio, proprio perchè è quel sentimento che viene da sè, senza aiuti e consigli, su cui è inutile continuare a leggere suggerimenti o riflessioni di altri utenti all’interno di un ordinario sito o pagina web, perché la verità è che ciò che si prova davvero, non verrà mai esplicitato da nessuna piattaforma multimediale e tantomeno non verrà accertato da nessun quiz su quanto voi stessi siate adatti e destinati ad una determinata persona…ciò che conta è credere in sè stessi, credere al proprio pensiero e dare fiducia ai propri sentimenti.
E’ proprio dal cuore, infatti, da cui tutto ha inizio e da cui ogni cosa assume un suo importante ed unico significato ed è grazie ai sentimenti che la vita assume un valore, un’autoconsapevolezza, concedendosi l’opportunità di vivere seguendo il suo desiderio.