Eurovision, la drammatica notizia dopo la vittoria: mondo intero in lacrime

La kermesse quest'anno si è tenuta in Italia, precisamente a Torino, ma subito dopo la finale una triste notizia ha sconvolto i fan di uno dei concorrenti. Vediamo cosa è accaduto.

Eurovision, la drammatica notizia dopo la vittoria: mondo intero in lacrime

Nel mondo stanno accadendo degli eventi che purtroppo stanno facendo parlare di sè, e portando preoccupazione nella popolazione mondiale. Si pensi ad esempio a quanto sta accadendo in Ucraina, il Paese martoriato dalle ostilità contro la Russia. La crisi pare non voglia proprio placarsi e la diplomazia internazionale sta facendo di tutto per poter uscire da questa situazione, che rischia di stabilizzare il mondo intero, e che in Occidente sta provocando una grave crisi economica. 

A causa di queste ostilità infatti i prezzi di carburanti e materie prime sono aumentati di moltissimo, e hanno ad esempio costretto il Governo italiano a prendere dei provvedimenti per aiutare gli italiani. Ma la crisi si ripercuote ovviamente anche sui cittadini ucraini, costretti anche a fuggire dallo loro nazione. In queste ore un importante messaggio è stato lanciato dal palco dell’Eurovision Song Contest che si è tenuto a Torino. Vediamo cosa è accaduto.

La tragica notizia

L’Eurovision, come si sa, quest’anno è stato vinto dalla band ucraina Kalush Orchestra, che ha presentato il brano “Stefania”. La band ha rischiato anche la squalifica in quanto dal palco torinese è stato lanciato un messaggio di aiuto nei confronti dell’Ucraina e della stessa città di Mariupol, divenuta il simbolo delle ostilità in quel Paese. 

Ma purtroppo subito dopo la vittoria, la Kalush ha dovuto salutare in fretta e furia il suo frontman Oleh Psjuk, il quale è dovuto tornare immediatamente nel suo Paese per prestare servizio militare. La notizia ha sconvolto i fan, e questo ci fa capire quale sia la situazione in quel Paese. 

“La squalifica era un prezzo che non avrei esitato a pagare per far passare il mio messaggio” – così ha dichiarato Oleh alla stampa internazionale. L’organizzazione ha ritenuto che il messaggio fosse comunque un grido d’aiuto e non una affermazione politica: ricordiamo che Eurovision Song Contest è una manifestazione apolitica. “La nostra gente è bloccata nell’acciaieria Azovstal e non può uscire. Bisogna farli uscire e per farlo abbiamo bisogno di far circolare le informazioni, di fare pressione sui politici” – così ha concluso poi Psjuk.

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