Quando ci si innamora, si ama o si instaura un legame affettivo è naturale che si crei una forma di attaccamento. La dipendenza affettiva, detta pure dipendenza emotiva, mal d’amore, intossicazione d’amore o droga d’amore, è uno stato patologico di natura psicologica riferito alle relazioni di coppia in cui una donna (o uomo) innamorata, o che crede di esserlo, affida la sua intera vita e le sue emozioni totalmente al partner, annullandosi completamente per diventare schiava e vittima delle scelte del partner. Non c’è reciprocità nella relazione: una è la “vittima”, l’altro è il “carnefice”.
I sintomi della dipendenza affettiva sono il terrore dell’abbandono e della separazione, l’isolamento, l’annullamento e il disinteresse per se stessi e per la propria vita, il timore di perdere il partner al minimo errore a tal punto di provare panico, l’estrema devozione nei suoi confronti, il bisogno costante della sua presenza tanto da vivere la relazione in simbiosi e non riuscire a vivere senza di lui, la gelosia morbosa e la possessività, il senso di colpa e la rabbia, inadeguatezza, l’incapacità di controllare il proprio comportamento, l’acconsentire ad ogni sua richiesta e pensiero, la tendenza ad idealizzare le persone, l’essere tollerante ed accettare incondizionatamente ogni aspetto del suo carattere.
È vero, però, che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio! Tutti abbiamo bisogno di legarci a qualcuno, di essere amati ed accettati, anche con le nostre fragilità e debolezze; non dobbiamo pensare che ogni volta che sentiamo il bisogno di approvazione o di conferme di essere “malate” di dipendenza affettiva.
Le cause principali della dipendenza affettiva
Questo tipo di relazioni si instaurano e si cercano per determinati motivi. Tra le prime cause che determinano la dipendenza affettiva c’è il bisogno di affetto e di avere qualcuno accanto a qualunque costo e quindi per i motivi sbagliati.
La solitudine, infatti, come la paura di restare soli e il bisogno di protezione rischia di fare perdere il contatto con la realtà ma soprattutto incide sull’autostima. Questo diventa un punto debole, riconoscibile da chi vuole trarne un vantaggio, per creare una relazione “di comodo” basata su false lusinghe e falsi sentimenti.
L’insicurezza del rapporto causa poi, nella dipendenza affettiva, la gelosia e la possessività verso il partner che si sente oppresso dal vostro atteggiamento e non perde occasione per colpirvi e farvi sentire in torto e a rischio di rottura. Esiste però un’altra causa legata all’insicurezza: l’insicurezza verso se stessi. Quando si cerca, infatti, l’approvazione e le attenzioni da parte degli altri c’è talvolta il rischio di annullarsi come individuo.
L’amare il partner diventa una forma di sofferenza a tal punto da non riconoscere più i propri bisogno e vivere di riflesso dell’altro, rischiando di mettere a repentaglio la propria salute fisica e mentale.
Alcuni studi hanno rivelato che alla base delle cause che determinano la dipendenza affettiva ci sono motivazioni connesse alla famiglia di origine e quindi all’infanzia della persona affetta da questa patologia. Spesso, infatti, le vittime della dipendenza emotiva sono coloro che hanno subito indifferenza dalla famiglia, violenza fisica e psicologica, che hanno vissuto in ambienti dove costantemente si verificavano litigi e tensioni o dove alta era la competizione tra i membri, incomunicabilità tra i genitori, abuso di alcolici e di droghe ed ancora di vizi come quello del gioco; ed ancora estrema severità, quasi ossessiva e che richiedeva il massimo rispetto delle regole per quanto riguarda l’uso e il risparmio del denaro, i valori della religione, il lavoro, l’uso del tempo, le manifestazioni di affetto, le relazioni sessuali, la politica, il sociale.
È però anche vero che chi sceglie di stare con una persona affetta da dipendenza affettiva spesso ha il bisogno di creare una relazione di tipo figlio-madre anziché alla pari, per motivazioni legate alle dinamiche della sua vita. In altri casi, il suo atteggiamento può dipendere dal bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione al fine di compensare anche lui dei vuoti affettivi mai colmati.
Come uscire dalla dipendenza affettiva
È chiaro che la dipendenza affettiva non è un rapporto, o comunque non è un rapporto basato su emozioni positive e affetto. E allora bisognerebbe domandarsi, perché vivere una relazione di questo tipo?
Il primo passo da fare per risolvere il problema della dipendenza emotiva è riconoscere di avere un problema. Come per ogni patologia, fingere che vada tutto bene e che non si hanno problemi non porta da nessuna parte.
Il bisogno d’affetto patologico non è facile da gestire e chiedere aiuto, oltre che ad un amico, ad un esperto, uno psicoterapeuta, può essere il passo per migliorare e cambiare completamente non solo il modo di vivere una relazione ma anche di iniziare a volersi bene e rispettarsi come individuo e, soprattutto, come donna.
Il filosofo Socrate diceva “Conosci te stesso”. Quando si soffre di dipendenza affettiva è importante iniziare a lavorare su se stessi cercando di riconoscere e conoscere la propria individualità e personalità e lavorare sui punti deboli.
Potrebbe essere utile cercare di creare nuove amicizie, dedicarsi ad un hobby e praticare sport, nuovo o vecchio, anche da solo; non importa cosa, l’importante è che gratifichi, piaccia e rilassi ma soprattutto che colmi il vuoto, la solitudine, rafforzi l’animo, aumenti l’autostima e faccia superare le paure. Deve piacere!
Bisogna eliminare i sensi di colpa e le paure e per questo bisogna affrontare e dialogare con il partner; comunicare, scambiarsi opinioni e confrontarsi, mettersi in discussione anche se questo vuol dire riconoscere che non la pensate allo stesso modo. Se la relazione si basa su sentimenti veri andrà avanti nel rispetto dell’altro, senza costrizioni o timori; in caso contrario vi renderete conto di non essere fatti l’uno per l’altro e, un giorno, riuscirete a trovare la vostra metà.
Ammettere di avere una dipendenza affettiva non vuol dire, però, fare uscire il partner dalla propria vita; il rischio è che per colmare quel vuoto si inizi un’altra relazione dello stesso tipo. La soluzione corretta, se ci sono dei sentimenti reali e forti, è modificare il tipo di relazione e renderlo un rapporto sano.