Cosa succede al nostro cervello quando siamo innamorati?

Il cervello è un organo talmente tanto elaborato che complicato, per cui da molti anni gli scienziati stanno cercando di capire che cosa succede all’encefalo quando ci innamoriamo

Cosa succede al nostro cervello quando siamo innamorati?

Gli studi ci dicono che un tempo di sei millisecondi serve per far creare scintilla nel nostro cervello quando incontriamo la persona giusta, ma scientificamente parlando dal punto di vista neurobiologico, l’innamoramento nasce dagli stessi circuiti cerebrali che ci preparano alla reazione di attacco o fuga in caso di pericolo imminente, infatti l’incontro con una persona sconosciuta attiva le aree più antiche del cervello, quelle sottocorticali, che si accendono subito come se ci trovassimo di fronte ad una minaccia è l’istinto che ci guida.

È capitato a tutti che abbiamo sentito il cuore che inizia a battere all’impazzata, la saliva si azzera, le mani ci sudano e il respiro si fa affannoso, queste sensazioni sono proprio dovute all’attivazione delle aree sottocorticali del cervello. È come se il nostro organismo si stesse preparando a reagire poi però in pochissimi millisecondi, si aziona la corteccia cerebrale, che riprende le redini della situazione e ci fa capire che non sta succedendo niente di pericoloso: ci stiamo solo innamorando. Dopo questa prima scintilla, dove il cuore batte all’impazzata, nel cervello ritorna la quiete e la paura si trasforma nel piacere, infatti si è più rilassati.

Nel cervello aumentano i livelli di dopamina, ossitocina e oppioidi, tutti neurotrasmettitori che vanno ad accendere e alimentare i circuiti del piacere. Ancora di più se parliamo del primo bacio, questo evento genera nel cervello un’esplosione ancora più forte di tutti quei neurotrasmettitori citati in precedenza. Per farvi capire quanto queste emozioni siano forti è stato evidenziato il loro ruolo ed è venuto fuori che sono perfino in grado di rafforzare le difese immunitarie.

Non posso trascurare una delle componenti principali dell’amore, ossia l’ossitocina, una sostanza veramente magica. È un ormone prodotto nell’ipotalamo e secreto dalla ghiandola pituitaria posteriore, l’ossitocina è un neuropeptide che svolge un ruolo chiave nelle interazioni sociali, aumentando l’attitudine a esternazioni positive come altruismo, generosità ed empatia. Molti studi hanno osservato un aumento di questo ormone nell’organismo in particolari momenti della vita, è alla base della costruzione del legame materno durante il quale la donna in gravidanza ne produce tantissimo e del rapporto romantico con il partner.

L’ossitocina, in particolare, è il “mattone” con cui si costruisce un rapporto duraturo. Genera una sensazione di benessere, ma anche attaccamento e complicità: per questo gioca un ruolo fondamentale nell’evoluzione del rapporto dopo la tempesta biochimica dell’innamoramento, che si esaurisce dopo circa tre anni.

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