Caso Liliana Resinovich, "Ha mentito": le indagini prendono un’altra piega

Potrebbero esserci risvolti interessanti sul caso della donna scomparsa nel 2021 e trovata cadavere a gennaio 2022 in un boschetto vicno Trieste. Vediamo cosa sta succedendo.

Caso Liliana Resinovich, "Ha mentito": le indagini prendono un’altra piega

In Italia ci sono molti casi di cronaca che ancora attendono una soluzione. Uno di questi è quello di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa lo scorso dicembre da Trieste e poi rivenuta senza vita il 5 gennaio 2022 nei pressi di uno boschetto vicino l’ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste. Il suo corpo era avvolto in alcuni sacchi neri. La vicenda, ancora ad oggi, presenta molti lati oscuri che debbono essere chiariti. 

Nella trasmissione “Quarto Grado” nelle scorse settimane si è discusso anche circa l’ipotesi che la donna possa essersi suicidata, ipotesi che viene presa anche in considerazione dagli inquirenti. La famiglia della donna però non crede a questa ipotesi, e si sta battendo per cercare la verità. In queste ore però sono arrivate delle notizie interessanti che potrebbero dare una svolta al caso. Vediamo cosa sta succedendo. 

Possibile svolta

Come gli italiani sapranno pare che Liliana Resinovich, prima di scomparire, stesse facendo delle ricerche sul cellulare per vedere come separarsi dal proprio marito e circa alcune case in affitto. Il marito della donna, Sebastiano Visentin, vuole anch’egli la verità ed è riuscito anche a parlare con quello che sarebbe il presunto amante della donna, ovvero Claudio Sterpin.

Il colloquio tra i due è avvenuto durante la diretta di una trasmissione televisiva. In queste ore la crimonola Anna Vagli, che sta seguendo anch’essa il caso, ha riferito che le indagini procedono ma che da tutto quello emerso in queste settimane una cosa parrebbe certa. Il marito avrebbe mentito almeno su un punto, ovvero che “la sua relazione con Liliana Resinovich non era né simbiotica né idilliaca, ma era ormai arrivata al capolinea da tempo”. 

Secondo la criminologa Vagli il marito sarebbe stato consapevole che la donna volesse lasciarlo, per questo le autorità vogliono capire come mai Sebastiano abbia ignorato le continue chiamate di Claudio sul cellulare di Liliana fino a bloccarne il contatto. Se venisse provato che Liliana non sia mai uscita dalla propria abitazione potrebbero quindi aprirsi scenari interessanti. “Da tale angolo di visuale, se venisse provato che Liliana Resinovich non è mai uscita dalla abitazione quella mattina, le indagini prenderebbero immediatamente un’altra piega” – così ha concluso la Vagli.

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