Caro benzina e diesel, dal 14 marzo scatta l’iniziativa: italiani su tutte le furie

I rincari vertiginosi di benzina e diesel hanno portato i benzinai ad un'iniziativa che partirà il 14 marzo e che sta già scatenando il putiferio tra gli italiani. Ecco le loro motivazioni.

Caro benzina e diesel, dal 14 marzo scatta l’iniziativa: italiani su tutte le furie

Benzina e diesel aumentano, i loro prezzi sono ormai alle stelle, mentre il ricavo dei benzinai rimane fisso: circa 3 centesimi e mezzo al litro. In compenso, i litri erogati diminuiscono, a causa dell’incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano.

Tutto questo non poteva che portare ad un’iniziativa che creerà qualche disagio per i consumatori, facendoli probabilmente andare su tutte le furie, ma che ha come obiettivo quello di spostare l’attenzione sul problema dell‘aumento dei prezzi del carburante. 

Cosa sta per accadere

I prezzi dei carburanti sono saliti vertiginosamente questa settimana: un incremento di 20 centesimi che porta il costo di benzina e diesel oltre i 2 euro al litro. Per non parlare dei costi in città, dove la benzina tocca i 2.6 euro al litro e dei prezzi in autostrada, ancora più alti.

La situazione è grave per gli italiani tanto quanto lo è per i gestori. Il margine di guadagno resta fisso per i benzinai ma crescono i costi di gestione. L’aumento medio delle bollette elettriche per i benzinai, secondo Nettis, è del 135%. In un anno sarebbero 10.000 euro in più per ciascun impianto e ciò metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese.

Alla luce di tutto questo, da lunedì 14 marzo scatta la protesta. Gli impianti self-service resteranno al buio durante le ore notturne. Il presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori, Enzo Nettis ha motivato questa iniziativa con l’esigenza di cambiare le cose, aggiungendo: “Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare qualche disagio per i consumatori, ma siano anche convinti di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime di questa situazione”.

Il presidente di Faib-Confesercenti ha sottolineato che la parte più preoccupante è “l’assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all’incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie.”, spiegando che i modi per ammortizzare i prezzi ci sono, ma non bastano. “Gli strumenti ci sono: è necessario che vi sia anche la volontà politica”, ha concluso.

 

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