Ci sono storie che, per davvero, è impossibile non condividere in quanto colpiscono dritte al cuore. Lo fanno per la loro semplicità ma, allo stesso tempo, per la loro tenerezza.
Sappiamo quanto duro sia, al giorno d’oggi, poter portare a casa uno stipendio, in modo da poter mantenere una famiglia. Non è facile, per via della crisi. Chi ha la fortuna ad avere un lavoro, deve sottostare, in svariati casi, a un vero e proprio sfruttamento.
Quanti giovani non riescono a trovare un posto? Quanti, invece, accettano di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare sotto il sole cocente per ricevere un compenso minimo?
Se da un lato troviamo tanta gente in difficoltà economica, dall’altro abbiamo un altro grave problema. La società è sempre più costituita da anziani, abbandonati a loro stessi, come se fossero dei giocattoli ormai vecchi, di cui volersi disfare.
E’ un questo “scenario” che si colloca la storia di cui sto per parlarvi, davvero molto profonda, che dovrebbe invitarvi alla riflessione. Vediamola insieme, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo.