Un deumidificatore fai da te a casa ha molti vantaggi. Gli ambienti umidi sono dannosi per la salute. In inverno il riscaldamento, la pioggia e il vapore contribuiscono a rendere le stanze umide. Sulle finestre o sui balconi compaiono delle gocce d’acqua. Queste si formano perché c’è troppa differenza tra la temperatura esterna e quella interna.
L’umidità è anche antiestetica, i muri possono diventare neri per la muffa. L’ambiente diventa insalubre. L’umidità è spesso inevitabile, soprattutto durante i mesi più freddi. Per eliminarla è possibile ricorrere ad un deumidificatore fai da te. In commercio si trovano deumidificatori specifici, ma costruendone uno si risparmia notevolmente sui costi.
Il deumidificatore fatto in casa ha un costo irrisorio. L’elemento base è il sale grosso. Il sale grosso è il più efficace deumidificatore naturale. Bisogna porlo agli angoli delle stanze ed esso è in grado di eliminare l’umidità.
Le proprietà del sale grosso sono svariate, esso può essere impiegato per eliminare i cattivi odori e il calcare. C’è chi lo usa anche per lo scrub e per fare il bagno. Il sale grosso ha un costo contenuto. Varia dalle 2 alle 3 euro al chilo. Può essere acquistato nei supermercati o nei negozi di generi per la casa. Online si trovano molte offerte e una svariata scelta.
Come costruire un deumidificatore fai da te
Una volta comprato il sale grosso, ci sono vari metodi per realizzare un deumidificatore casalingo. Quando gli ambienti non sono molto insalubri basta posizionare il sale grosso in un contenitore. Il sale raccoglie l’umidità presente nell’aria. Se è molto bagnato, basterà asciugarlo in forno. Una volta alla settimana bisogna controllare il deumidificatore. Se il sale si presenta molto umido, basta metterlo in forno, su una teglia coperta di alluminio e farlo asciugare per circa 10 minuti. Terminata questa operazione si può riutilizzare ancora svariate volte. All’interno del contenitore è possibile inserire dei collant o un fazzoletto di stoffa. Il sale andrà posizionato sopra di essi, in modo da riuscire a scolare.
Il deumidificatore con la bottiglia
Una bottiglia di plastica può trasformarsi in un utile deumidificatore di ambienti. Occorre tagliarla a metà, la parte contenente l’imbuto dovrà essere inserita all’interno della parte più larga. Sul tappo della bottiglia vanno effettuati dei piccoli fori, che consentiranno all’acqua di scolare e al sale di non cadere. Il sale va messo nella parte del tappo. In questo modo l’acqua scolerà all’interno della bottiglia.
Il deumidificatore fai da te con lo scolapasta
Per realizzare un perfetto deumidificatore basta prendere un contenitore abbastanza largo e al suo interno porre uno scolapasta. Nello scolapasta va messo il sale. E’ possibile prima posizionare il sale su un fazzoletto e poi sullo scolapasta. In questo modo l’umidità verrà raccolta nel contenitore. Se la stanza è piccola si può optare anche per uno scolino. Lo scolino può essere posizionato in un contenitore più piccolo e in questo caso il sale va messo direttamente su di esso.
Come scegliere il contenitore giusto
Il contenitore giusto per un deumidificatore fai da te è in plastica, vetro o in legno. Può essere anche riciclato, l’importante è che sia lavabile e asciutto. Le dimensioni non devono essere molto grandi. E’ bene riuscire a coprirlo con un fazzoletto o un collant. Il collant è preferibile perché elastico e può essere piegato ai lati della scatola. In questo modo il sale grosso è ben filtrato e l’acqua che si deposita andrà sul fondo del recipiente. Bastano circa 150 grammi di sale per una stanza di 25 metri quadri.
Consigli contro l’umidità
I deumidificatori fai da te sono molto economici ed efficaci. Possono essere realizzati con materiali di consumo comune e riciclabili. E’ possibile utilizzare, però, degli utili accorgimenti per ridurre l’umidità a casa. Per eliminare o diminuire la quantità di umidità presente nelle case occorre arieggiare le stanze.
Anche se è inverno è opportuno, almeno una o due volte al giorno, aprire porte e finestre. Il reflusso dell’aria è importante per la salubrità dell’ambiente. In cucina è bene utilizzare sempre la cappa. Il vapore acqueo dei fornelli è una delle cause principali di umidità. Quando si cucina è opportuno tenere anche la finestra leggermente aperta. Spesso in inverno questo è impossibile, ma riuscire ad aprire gli infissi anche per poco tempo, è importante.
In bagno è opportuno installare delle ventole, che consentono di incanalare il vapore. Dopo una doccia o un bagno tutto il vapore si trasforma in umidità. Se non è possibile acquistare e montare le ventole, è opportuno arieggiare la stanza dopo essersi lavati. Le prese d’aria sono importanti, soprattutto se posizionate nei muri esterni più freddi. Queste consentono agli ambienti di respirare, evitando la formazione della muffa.
Gli indumenti lavati non vanno subito messi sui termosifoni. E’ bene prima farli asciugare in uno stendino. Prediligendo una sola stanza della casa, adibita a questo. Una volta quasi asciutti si possono passare sui caloriferi. Anche la stanza dove vengono stesi i panni va arieggiata almeno una volta al giorno. In questo modo l’umidità si riduce notevolmente, per il benessere di tutti.