Orecchie a sventola: chi di voi non odia questo inestetismo? O quanti di voi non hanno, almeno una volta, preso in giro qualche compagno perché le aveva o peggio ancora è stato preso in giro? Si tratta di una sorta di malformazione legata ad un blocco della rotazione della cartilagine nella parte esterna dell’orecchio.
Non essendo vicine al cranio, le orecchie sembrano ancora più grandi, generando notevoli problemi ai più piccoli, che spesso vengono presi di mira dai bulli. Il blocco della rotazione della cartilagine si verifica, indicativamente, durante il sesto mese di gestazione, ma per fortuna non compromette l’apparato uditivo.
Un tempo, per eliminare le orecchie a sventola nei bambini, si fasciava la loro testa, metodo del tutto inutile e fastidioso. Per le bambine o le donne, è molto più facile nascondere questo inestetismo, perché si possono far crescere i capelli, coprendo i padiglioni auricolari. Per i maschietti, invece, la situazione di disagio aumenta, anche se non mancano gli uomini con i capelli lunghi, proprio per non mostrare questo inestetismo.
Otoplastica per eliminare le orecchie a sventola
La soluzione definitiva è l’ otoplastica, un intervento chirurgico che si può svolgere a partire dal sesto o settimo anno di età e sono sempre di più i bambini che si sottopongono all’intervento. E’ opportuno effettuare, come prima cosa, la visita dal chirurgo, che valuterà se è il caso di intervenire. Se l’esito è positivo, bisogna fare un elettrocardiogramma, un test di coagulazione del sangue, gli esami ematici e quelli delle urine. L’anestesista, poi, valuterà se è il caso di procedere mediante l’anestesia parziale o totale.
L’otoplastica inizia con un’incisione dietro l’orecchio, dalla quale viene asportata prima una parte di pelle e poi una parte di cartilagine. Una volta eliminata, si posizionerà l’orecchio sempre più vicino al cranio. Per evitare le infezioni, oltre all’antibiotico orale, viene posto sopra la ferita un cerotto contenente antibiotico locale ed effettuato un bendaggio, che favorisce la vicinanza tra orecchio e testa. Al termine dell’intervento bisogna indossare una fascia elastica per un mese e sottoporsi ai controlli. E’ preferibile non praticare sport, nel periodo successivo all’operazione ed evitare l’uso degli occhiali, che poggiano sulla parte interessata, prediligendo le lenti a contatto.
Altre tecniche per correggere le orecchie a sventola
A seconda dello stato della cartilagine, il chirurgo potrà decidere di non praticare l’intervento chirurgico con l’incisione, ma di ricorrere alle moderne pratiche dell’utilizzo del laser CO2 elettropulsato. Quest’operazione è molto più facile, perché il laser riesce a rimodellare la cartilagine senza incisioni, con una ripresa post-operatoria veloce. Gli interventi possono essere effettuati sia da un lato solo, che su entrambi i padiglioni.
Gli ultimi studi, inoltre, portano verso una nuova tecnica, che prevede l’utilizzo di una clip. Si tratta di una tecnica mininvasiva, ideata nel Regno Unito dal dottor Norbert Kang e prevede l’utilizzo di una clip in Nitinol biocompatibile. Questa clip va inserita nella parte superiore dell’orecchio e piega la cartilagine in modo definitivo e senza dolore.
Orecchie a sventola: rimedi naturali
Non mancano, poi, i rimedi naturali per risolvere questo problema. Per quanto riguarda i bambini, da tre mesi a quattro anni è possibile ricorrere al metodo Auri, che comprende una pinza da utilizzare la notte ed un cerotto per il giorno, che correggono questo inestetismo.
Un altro metodo di correzione è l’ otostick, ovvero una protesi in silicone, che permette alle orecchie di stare nella giusta posizione e che può essere utilizzata sia dai bambini che dagli adulti, si trova in commercio ed è molto economica.
Purtroppo, non esistono altri rimedi naturali per correggere l’inestetismo delle orecchie a sventola, se non provare a nasconderle con i capelli o con una fascia, che abbellisca le vostre pettinature.