Il terremoto è un fenomeno naturale che consiste in una rapida vibrazione del suolo causata dal rilascio improvviso di energia all’interno della crosta terrestre. Questo rilascio avviene solitamente a causa dello spostamento di placche tettoniche lungo una faglia, una frattura della crosta. L’energia si propaga sotto forma di onde sismiche, che possono essere percepite come scosse di diversa intensità e durata.
I terremoti si misurano attraverso due principali grandezze: la magnitudo, che indica la quantità di energia rilasciata (misurata con la scala Richter o la scala momento), e l’intensità, che descrive gli effetti del terremoto su persone, edifici e ambiente (misurata con la scala Mercalli). La zona in cui ha origine il terremoto si chiama ipocentro, mentre il punto sulla superficie terrestre direttamente sopra di esso si chiama epicentro.
Le conseguenze di un terremoto dipendono dalla sua intensità, dalla profondità dell’ipocentro e dalle caratteristiche del territorio. Possono variare da semplici tremori a devastazioni gravi, soprattutto in aree densamente popolate o non adeguatamente costruite. Per questo motivo, la prevenzione sismica e la costruzione di edifici antisismici sono fondamentali nelle zone a rischio.
Le zone più sismiche del mondo si trovano lungo i confini tra le placche tettoniche, dove avvengono la maggior parte dei terremoti. Tra queste spiccano l’Anello di Fuoco del Pacifico, la Faglia di San Andreas, la regione dell’Himalaya.
E’ di questi minuti la notizia di una forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.6, registrata in un’area già teatro di gravi calamità naturali nella storia. Attimi di grande panico e gente in strada. Gli ultimi aggiornamenti sono di questi minuti: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.