In un istante, il velo di normalità che avvolgeva il riposo notturno è stato squarciato da un boato improvviso. Le mura delle case, fino a un momento prima custodi silenziose di sogni, hanno iniziato a vibrare con una forza terrificante, trasformando la quiete in un coro di scricchiolii sinistri.
Le lancette dell’orologio segnavano un orario in cui la maggior parte delle persone è immersa nel sonno più profondo. Eppure, in pochi secondi, migliaia di cittadini si sono ritrovati proiettati in un incubo lucido, con il pavimento che sembrava liquefarsi sotto i piedi e gli oggetti che prendevano vita propria, cadendo dalle mensole.
Nelle piazze, ancora avvolte nell’oscurità, l’atmosfera è diventata rapidamente tesa. Chi è riuscito a scendere in strada cercava con lo sguardo rassicurazioni che la terra non sembrava voler dare, mentre il silenzio irreale che segue sempre i grandi eventi della natura veniva rotto solo dalle sirene in lontananza.Il timore, inizialmente muto, ha preso la forma di una domanda collettiva che rimbalzava di bocca in bocca tra la folla infreddolita.

Non si trattava di una semplice vibrazione passeggera, ma di un evento dalla portata impressionante, capace di farsi sentire a distanze incredibili dal suo epicentro.Mentre i telefoni iniziavano a illuminarsi freneticamente, riportando le prime frammentarie informazioni, si è capito che il cuore del fenomeno si trovava in un punto preciso, dove la terra aveva sprigionato un’energia devastante.
La conferma ufficiale non ha tardato ad arrivare, portando con sé numeri che hanno gelato il sangue dei residenti.Le autorità hanno infatti iniziato a diffondere i primi dati tecnici, rivelando una magnitudo che non lasciava spazio a dubbi sulla gravità della situazione. Restava però da capire quanto fosse profonda la ferita inferta al territorio e se il colpo di scena peggiore dovesse ancora arrivare.