Le rilevazioni ufficiali hanno confermato poco dopo la gravità dell’evento: una scossa di magnitudo 6.0 Richter ha colpito con estrema intensità, localizzando il suo epicentro nell’area delladella città portuale di Chimbote, lungo la costa settentrionale del Perù. Il fenomeno, verificatosi a una profondità di circa 50 chilometri, ha sprigionato un’energia tale da essere avvertita chiaramente in diverse zone circostanti.
Nonostante la potenza sprigionata dal sottosuolo, le autorità locali hanno fortunatamente escluso il rischio di uno tsunami, rassicurando le popolazioni costiere che temevano l’arrivo di ondate anomale dopo il forte scuotimento.
I soccorritori e le forze di protezione civile si sono immediatamente attivati per monitorare la situazione e verificare eventuali danni a strutture o infrastrutture critiche.Al momento, i rapporti preliminari non segnalano feriti gravi o danni strutturali catastrofici, sebbene lo spavento tra i residenti sia stato enorme e molti abbiano preferito trascorrere il resto della notte all’aperto.
Gli esperti dell’USGS continuano a monitorare l’attività sismica della regione, zona nota per la sua elevata instabilità geologica, per intercettare possibili repliche.
L’episodio resta un duro richiamo alla fragilità dei territori situati lungo le cinture di fuoco, dove la natura può cambiare il corso di una giornata in pochi, interminabili istanti. La situazione rimane sotto stretta sorveglianza da parte delle istituzioni, pronte a intervenire qualora dovessero emergere nuove criticità nelle ore successive. Insomma una scossa che ha preoccupato molto le persoe e che davvero nessuno si sarebbe aspettato in questi giorni finai dell’anno.