In un angolo tranquillo della provincia pavese, dove la nebbia spesso nasconde i contorni delle case, il tempo sembra essersi fermato a quella mattina di metà agosto. Il silenzio che avvolgeva la villetta di via Pascoli è diventato, negli anni, un compagno costante di una vicenda che non ha mai smesso di scuotere l’opinione pubblica, alimentata da interrogativi che riemergono ciclicamente come fiamme mai del tutto domate.
Sullo sfondo di un evento che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco, l’attenzione degli inquirenti e degli esperti si è spostata dagli elementi fisici a quelli digitali. Gli apparati informatici della giovane proprietaria di casa sono diventati custodi di segreti inaspettati, frammenti di una vita quotidiana che, dopo quel giorno, hanno assunto un significato inquietante.
Tra le pieghe della memoria digitale, è emerso un dettaglio capace di generare un all’improvviso cambio di prospettiva: un filmato che non dovrebbe trovarsi lì, o almeno non con quelle modalità di consultazione. La tecnologia, spesso considerata un testimone freddo, ha restituito un’immagine che rompe lo schema consolidato delle indagini, portando alla luce la figura di un conoscente della Poggi in un contesto del tutto assurdo.

Mentre la giustizia faceva il suo corso, questo nuovo tassello è rimasto latente, pronto a deflagrare come una assurdità mediatica capace di rimettere in discussione certezze che sembravano ormai scolpite nella roccia. Non si tratta solo di una questione tecnica, ma di una presenza fisica immortalata che solleva dubbi sulla cronologia degli eventi e sulle frequentazioni della ragazza nei suoi ultimi momenti di normalità.
Ogni volta che si pensa di aver raggiunto la parola fine, un nuovo colpo di scena emerge dal passato, suggerendo che la verità possa essere ancora nascosta dietro uno schermo. La scoperta di questo contenuto multimediale ha riacceso i riflettori su un nome che era già finito nel mirino degli investigatori, portando con sé una domanda che esige una risposta immediata: cosa ci faceva quel file sul computer e chi lo ha visualizzato quando tutto sembrava già perduto?