Vladimir Putin è una delle figure politiche più influenti e controverse del panorama internazionale contemporaneo. Nato a Leningrado nel 1952, ha costruito il proprio percorso partendo dai servizi segreti sovietici, il KGB, esperienza che ha profondamente segnato il suo stile di leadership e il modo di intendere il potere e la sicurezza dello Stato.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, Putin entra rapidamente nei meccanismi della nuova Russia post-sovietica, fino a diventare primo ministro nel 1999 e, poco dopo, presidente della Federazione Russa. Da quel momento in poi, la sua ascesa appare inarrestabile, caratterizzata da una progressiva centralizzazione del potere e da un ridimensionamento degli spazi di opposizione politica.
Durante i suoi mandati, Putin ha puntato su un forte rilancio dell’identità nazionale russa, presentandosi come garante della stabilità dopo gli anni caotici seguiti alla fine dell’URSS. Il controllo dei media, il rafforzamento dell’apparato statale e il rapporto stretto con oligarchi fedeli al Cremlino hanno contribuito a consolidare la sua autorità interna.
Sul piano internazionale, la politica di Putin è stata improntata a una visione assertiva e spesso conflittuale con l’Occidente. Dall’allargamento della NATO alle crisi in Ucraina e in Medio Oriente, il presidente russo ha cercato di riaffermare il ruolo della Russia come potenza globale, accettando anche il costo di sanzioni economiche e isolamento diplomatico.
Figura amata da una parte della popolazione russa e fortemente criticata all’estero, Vladimir Putin sta facendo parlare di sè per delle dichiarazioni inattese. Il leader del Cremlino non si è tirato indietro rispetto alle domande indiscrete dei giornalisti. “Sono innamorato…”: ecco tutti i dettagli nella seconda pagina.