Anche oggi la terra ha deciso di rompere il silenzio. Un fremito sottile, quasi impercettibile per chi dorme profondamente, ha attraversato le fondamenta delle case, ricordando a migliaia di persone la natura inquieta del suolo su cui camminano ogni giorno.
Lontano dalle luci frenetiche della città, il sottosuolo ha ripreso a pulsare con una sequenza di eventi che ha spezzato l’oscurità. Non è stato un singolo movimento isolato, ma una serie di piccole scosse che si sono rincorse , portando con sé quel senso di incertezza che solo chi vive in queste zone conosce bene.
Dalle finestre socchiuse, il rumore del mare è stato sostituito da un boato sordo, un segnale caratteristico che precede spesso il movimento ondulatorio. Molti cittadini, svegliati dal sussulto, si sono ritrovati a fissare il soffitto nell’attesa di un segnale di ritorno alla normalità, mentre i telefoni iniziavano a illuminarsi con i primi scambi di messaggi sui social network.
L’atmosfera si è fatta improvvisamente tesa, sospesa tra la speranza che tutto finisse in pochi istanti e la consapevolezza di trovarsi di fronte a un nuovo sciame sismico. La preoccupazione si è diffusa rapidamente, trasformando una giornata tranquilla in un momento di veglia forzata per l’intera comunità flegrea.
I sismografi hanno registrato 5 scosse di terremoto in poche ore, un picco di energia che ha costretto tutti a fare i conti con la forza della natura, ed il panico si è fatto collettivo. Ricostruiamo insieme l’accaduto, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo.