Qual è stato l’epicentro del fenomeno che ha tenuto tutti col fiato sospeso? E’ una dom anda che in tantissimi si stanno chiedendo, alla luce delle 5 scosse registrate dai sismografi in poche ore.
Le rilevazioni dell’Osservatorio Vesuviano, sezione dell’INGV, hanno confermato la registrazione di uno sciame sismico composto da 5 eventi principali. La scossa più significativa è stata localizzata nell’area della Solfatara, colpendo con una magnitudo 2.0 .L’evento di maggiore intensità ha avuto un’origine molto superficiale, con una profondità stimata di circa 1.4 chilometri, fattore che ha reso il movimento della terra chiaramente avvertibile dalla popolazione locale.
Le vibrazioni non si sono limitate alla zona epicentrale, ma sono state percepite distintamente anche nei quartieri occidentali di Napoli, tra cui Bagnoli e Agnano.Oltre alla scossa principale, la sequenza è stata caratterizzata da altri movimenti minori, con magnitudo comprese tra 0.1 e 1.1, distribuiti in un arco temporale di tre ore.
Gli esperti hanno monitorato costantemente l’evolversi della situazione, inquadrando questi eventi nel più ampio contesto del bradisismo che interessa storicamente l’area flegrea.Nonostante la paura e le numerose segnalazioni arrivate via web, le autorità competenti non hanno riscontrato danni a persone o strutture.
La situazione rimane sotto l’osservazione dei tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, pronti a captare ogni minima variazione del suolo in una delle zone più monitorate al mondo.Ovviamente continueremo a seguire l’evoluzione sismologica nazionale, fornendovi gli opportuni aggiornamenti in tempo reale.