"Si, si… poi sono scappato". Garlasco l’intercettazione che sconvolge tutti (1 / 2)

"Si, si… poi sono scappato". Garlasco l’intercettazione che sconvolge tutti

A quasi 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, la Procura di Pavia ha riaperto formalmente il fascicolo nel 2025 su impulso di nuove analisi genetiche. Il principale indagato in questa nuova fase è Andrea Sempio, la cui iscrizione nel registro degli indagati è scaturita da accertamenti sul DNA ritrovato sotto le unghie di Chiara.

Sempio ha sempre negato ogni coinvolgimento e la sua difesa ha chiesto anche di ottenere copia degli atti giudiziari relativi alla nuova iscrizione. Uno dei temi al centro delle discussioni scientifiche riguarda l’esame dei reperti biologici della scena del delitto.

Alcune analisi recenti hanno confermato che le tracce ematiche rinvenute sui luoghi apparteneva alla vittima e non sono emersi profili maschili da campioni come tappetino e scale, mentre si continua ad approfondire il DNA sotto le unghie di Chiara con perizie affidate agli esperti nominati nel corso dell’incidente probatorio.

Parallelamente all’inchiesta principale, un altro filone di indagine riguarda l’ex procuratore Mario Venditti, che coordinò le prime fasi dell’indagine su Sempio nel 2016‑2017. La Procura di Brescia contesta a Venditti il reato di corruzione in atti giudiziari, ipotizzando che abbia ricevuto somme di denaro dal padre di Sempio per favorire l’archiviazione delle indagini contro il figlio.

Nel frattempo, Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per il delitto di Chiara Poggi con una pena di 16 anni, continua a scontare la sua pena e si trova coinvolto solo marginalmente nel nuovo filone investigativo. In realtà, è proprio di questi minuti un clamoroso colpo di scena: spunta una intercettazione choc di Stasi: “Sono scappato e…”. Continua nella seconda pagina.