Lorenzo Vitali ha confessato: "Ho colpito nonna con un martello perché la sera mi… (1 / 2)

Lorenzo Vitali ha confessato: "Ho colpito nonna con un martello perché la sera mi…

Nel cuore del quartiere di Acilia, a Roma, la mattina aveva l’andamento sonnolento e ripetitivo di tanti altri. Era una quiete apparente, la sottile patina di normalità che spesso nasconde le tensioni più profonde.In quell’appartamento, però, l’aria si era fatta pesante.

Al centro della scena c’era un uomo di trent’anni, Lorenzo Vitali, circondato dai suoi familiari più stretti, tra cui l’anziana nonna e il compagno della madre. A un certo punto, all’improvviso, qualcosa si è spezzato. L’accumulo di anni di presunti dissapori, di cui Vitali avrebbe poi parlato, è sfociato in una forza inaudita e fulminea.In pochi terribili secondi, la dinamica è degenerata in un fatto assurdo.

È stata l’emergenza vitale più assurda che si potesse immaginare, compiuta usando un oggetto che si è trasformato in un oggetto da offesa.Mentre l’azione si concludeva, nella casa è calato un silenzio irreale. Un silenzio carico di un peso assurdo, che sostituiva di colpo il frastuono.

Questo silenzio aveva un motivo preciso e un effetto immediato: aveva lasciato dietro di sé il segno lasciato su due vite. Il trentenne, uscendo dall’abitazione, ha interrotto la quiete dell’intero vicinato, ma la domanda che tutti si facevano in quei momenti di caos restava una sola: chi era rimasto a terra in una condizione disperata e cosa avrebbe trovato la Polizia all’arrivo?

Ecco che cosa inoltre ha confessato il ragazzo qualcosa di davvero molto particolare e davvero incredibile si è trattato di un evento che ha davvero sconcertato tutti quanti e la cittadina.