Tatiana trovata viva dopo dieci giorni: "Sto vivendo il mio Natale in anticipo" (1 / 2)

Tatiana trovata viva dopo dieci giorni: "Sto vivendo il mio Natale in anticipo"

Nardò aveva trattenuto il fiato per dieci giorni. Per quasi due settimane la comunità salentina era vissuta sotto una cappa di apprensione, con il velo della normalità strappato via da un’assenza inspiegabile. Il 24 novembre, nel cuore del Salento, una giovane donna di nome Tatiana Tramacere si era dissolta nel nulla, lasciando dietro di sé solo le domande senza risposta e un telefono tragicamente muto.

La 27enne, originaria dell’Ucraina ma residente in città, era diventata il volto di un’angoscia collettiva che si alimentava di ore vuote e silenzi assordanti.In quei giorni, a guidare le ricerche erano il dolore e la tenacia del padre, Rino Tramacere, che non aveva mai smesso di lanciare appelli.

La madre aveva espresso il timore più grande: “Le è capitato qualcosa, se no si sarebbe fatta sentire”. I Carabinieri, in contatto stretto con la Prefettura di Lecce, avevano scandagliato ogni pista, analizzando i post sui social e ascoltando chiunque avesse avuto un contatto con la ragazza. Lavoravano nell’ombra, cercando l’indizio che potesse trasformare l’incubo in un sollievo.

Tutte le speranze, la disperazione e il lavoro degli investigatori si erano concentrati su un punto preciso, l’ultimo contatto noto di Tatiana: l’abitazione di un amico. Su quell’indirizzo, nel tardo pomeriggio, cala una tensione palpabile e inattesa.

All’improvviso, un movimento frenetico rompe il fiato sospeso della città. È l’arrivo delle auto di servizio, pronte a eseguire un atto che può cambiare tutto. All’interno di quel condominio, tra il buio e l’attesa, si stava per consumare il colpo di scena.