A volte, i grandi discorsi di confront bellico non echeggiano soltanto nei palazzi di potere, ma creano un silenzio assordante che arriva molto lontano. È accaduto quando, al termine di un forum economico della banca Vtb, Vladimir Putin ha scelto il momento per un messaggio diretto e immediato al cuore dell’Occidente.
Si è fermato davanti a un gruppo di giornalisti, includendo volutamente anche quelli ucraini e occidentali, per lanciare la sua sfida totale a chiunque lo ascoltasse.L’Europa è stata messa sotto accusa, colpevole di voler una sconfitta strategica per la Federazione Russa, vivendo in quelle che ha definito pure “illusioni”.
“L’Europa vuole il confronto bellico? Noi siamo pronti… Anche subito.” La dichiarazione del presidente è stata un’escalation verbale netta, che ha ridefinito la soglia di allarme internazionale.
Mentre Mosca alzava il livello di pericolo, promettendo di espandere i colpi su navi e strutture portuali come azioni per i colpi subiti, il velo di normalità veniva squarciato.
Ma la tensione diplomatica di Mosca si è incrociata, in modo del tutto inatteso, con la cronaca privata di una capitale lontana, simbolo stesso dell’Occidente: Parigi. Mentre il Cremlino parlava di confronto, la città francese è diventata lo sfondo per la ricomparsa di una figura riservatissima, quasi un segreto di Stato in movimento.
La linea tra la retorica forte del potere e la vita di tutti i giorni si è fatta sottilissima.Chi si nascondeva, ripresa da un video, nelle strade parigine, proprio mentre la temperatura politica si alzava come non mai? E quali sono state le sue parole?