Nello studio televisivo, il dibattito si faceva denso. Si parlava di strategie globali, di equilibri precari tra la Russia e l’Alleanza Atlantica, di sofisticate manovre geopolitiche e del timore di attacchi ibridi.
L’aria era satura di analisi complesse, di scenari futuri, forse oscuri. I toni si mantenevano austeri, tipici delle grandi questioni internazionali.Poi, in un istante, il registro è mutato.
Al tavolo di E’ sempre Cartabianca è intervenuto un volto inatteso per la cronaca estera, il comico Ezio Iacchetti.Il noto artista ha imposto una brusca virata alla discussione, strappando il velo di formalità che copriva l’analisi geopolitica.La sua visione è arrivata come un lampo, non per alleggerire, ma per gettare una luce cinica e iperbolica sulla reale percezione della potenza russa.Secondo la sua lettura, ogni tattica occidentale, ogni complesso piano di difesa e deterrenza, sarebbe in realtà destinato all’irrilevanza.

Ha definito le ipotesi strategiche della NATO, in particolare sulle tensione ibride, un qualcosa di “fantascienza”, un concetto che non troverebbe posto nemmeno nelle narrazioni più estreme del cinema.Ha concluso la sua riflessione con una previsione gelida, liquidando l’intera struttura di difesa occidentale con una singola, scioccante immagine.
Qual era, per Iacchetti, la reale capacità di un uomo solo di cancellare anni di strategie? Che cosa ha detto esattamente Iacchetti che come sempre non le manda a dire? Anche queste parole faranno molto discutere come è successo già in passato Enzo Iacchetti non si trattiene dinanzi a queste situazioni molto pericolose per l’umanità intera.