Negli ultimi anni, le tensioni tra Russia e Ucraina hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo, con il presidente russo Vladimir Putin al centro delle dinamiche geopolitiche. La situazione è esplosa nel 2014 con l’annessione della Crimea da parte della Russia, che ha segnato l’inizio di un conflitto protratto nell’est dell’Ucraina.
Da allora, Putin ha sostenuto movimenti separatisti nelle regioni di Donetsk e Luhansk, alimentando una guerra che ha causato migliaia di vittime e lo sfollamento di milioni di civili. La retorica di Putin nei confronti di Kiev è spesso stata definita dura e inflessibile: il leader russo ha più volte giustificato le azioni militari come necessarie per proteggere i russofoni e gli interessi strategici della Russia.
Allo stesso tempo, ha cercato di rafforzare l’influenza russa attraverso accordi economici, energetici e militari, mentre l’Occidente ha imposto sanzioni mirate per cercare di contenere le ambizioni di Mosca.
Questa strategia ha generato una spirale di tensione che rende difficile qualsiasi mediazione diplomatica duratura. Il conflitto ha avuto ripercussioni non solo sul piano regionale, ma anche su quello globale. I mercati energetici e alimentari hanno subito forti oscillazioni a causa delle restrizioni sulle esportazioni di gas, petrolio e cereali.
E’ di queste ore l’annuncio da brividi dal leader del Cremlino in diretta tv. Le sue dichiarazioni segnano un punto di svolta definitivo nell’Est Europa. “E’ caduta…”: scopriamo tutti i dettagli nella seconda pagina.