
L’annuncio è arrivato in diretta televisiva, durante un collegamento con il centro di comando delle operazioni russe in Ucraina. «È caduta», ha dichiarato Vladimir Putin dopo aver ricevuto conferma dai vertici militari della presa di Pokrovsk, conosciuta in russo come Krasnoarmeysk.
Una notizia destinata a segnare una nuova fase del conflitto e che il Cremlino ha immediatamente rilanciato tramite i canali ufficiali. La comunicazione è avvenuta nel corso di una visita strategica del presidente russo a una delle basi operative, occasione scelta per ribadire l’indirizzo politico e militare con cui Mosca intende affrontare i prossimi mesi.
Putin ha ascoltato un briefing dettagliato guidato dal capo di stato maggiore Valery Gerasimov, durante il quale gli è stato confermato il controllo dell’area da parte delle forze russe. I filmati diffusi dai media governativi mostrano il presidente che chiede esplicitamente la verifica della conquista, ricevendo una risposta diretta e affermativa dai comandanti presenti.

L’obiettivo, spiegano fonti del Cremlino, è mostrare un leader presente, informato e determinato a mantenere l’iniziativa sul campo. La dichiarazione sulla caduta di Pokrovsk si inserisce in un discorso più ampio, dedicato a un tema che il presidente ha definito “non negoziabile”: la piena preparazione all’offensiva invernale.
Con le temperature in picchiata e il terreno destinato presto a ghiacciarsi, Putin ha ordinato che tutto l’apparato militare venga predisposto per operare senza rallentamenti. Ciò significa forniture di equipaggiamento termico, tende riscaldate, carburanti adatti al gelo e una manutenzione più rigorosa dei mezzi, elementi che storicamente hanno influito in modo decisivo nelle campagne dell’Europa orientale. L’inverno, ha ribadito, non rappresenterà una pausa, ma una fase decisiva della campagna militare russa.