Nella cittadina vicino Monaco dove risiedevano, tutto è sempre stato improntato alla discrezione e al lusso placido. È una zona di ville silenziose e ben distanziate, dove la riservatezza è da tempo elevata a vera e propria regola di convivenza.In questo ambiente composto, l’addio di Ellen e Alice Kessler è rimasto fuori dai riflettori, in netto contrasto con l’ondata di emozione che ha investito l’Italia.
Un addio perfettamente sincronizzato, l’ultimo, proprio come tutti quelli che hanno scandito la loro vita gemellare.Non erano soltanto sorelle; erano la sintesi di un’epoca spensierata e un simbolo che aveva fatto sognare intere generazioni di telespettatori. Proprio in nome di quel legame indissolubile – una fusione di esistenze che andava oltre il sangue – è maturata la loro scelta estrema, un atto finale di libertà, deciso con estrema lucidità.
Il loro timore più grande, quello che le aveva accompagnate per tutta la vita adulta, era quello di restare una senza l’altra. Quell’idea di vuoto era, per loro, la minaccia più concreta.

Nessuna delle due intendeva affrontare un mondo dove il passo ritmico del duo si fosse spezzato. Per questo motivo, hanno deciso di rimanere padrone delle proprie decisioni fino all’ultimo istante.
Non c’è stato il tempo per l’ultimo brindisi né per le frasi di circostanza. L’ultima, toccante testimonianza arriva da un’amica molto fidata, che ha condiviso il racconto degli ultimi giorni.L’amica ha ricevuto un piccolo dono, sigillato con la data precisa dell’addio. Ma quale condizione di salute ha reso questa scelta così incombente?